Sabato 14 novembre 2015, nella Sala consiliare del Comune di Villa Castelli (Brindisi), dalle ore 9,30 alle ore 12,30, si terrà il “Processo di revisione della sentenza di condanna a morte del brigante Giuseppe Cotturelli emessa dal Tribunale di Guerra di Foggia il 10 dicembre 1863“.
L’ideazione e la drammatizzazione è dell’Avv. Augusto Conte.
L’evento è organizzato dall’Associazione “Settimana dei Briganti – l’altra storia” di Villa Castelli (Brindisi), dalla Fondazione dell’Avvocatura di Brindisi, dall’Ordine degli Avvocati di Brindisi, con il patrocinio del Comune di Villa Castelli e del Comune di Francavilla Fontana.
Introduce l’avvocato Vito Nigro; coordina il professor Rocco Biondi, presidente dell’Associazione “Settimana dei Briganti – l’altra storia”; la voce narrante sarà l’avvocato Carlo Panzuti, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Brindisi.
Per il giudizio di revisione presidente del dibattimento sarà il magistrato dottor Massimo Brandimarte; difensore l’avvocato Augusto Conte, direttore della Fondazione dell’Avvocatura di Brindisi; Pubblico Ministero l’avvocato Antonio Caiulo, del Foro di Brindisi; consulenti di parte saranno per l’accusa il professor Gerardo Trisolino, vicesindaco di Francavilla Fontana, e per la difesa il professor Mario Spagnoletti, dell’Università di Bari.
La Giuria Popolare verrà indicata all’inizio del processo.
Un periodo storico che ha notevoli riflessi di natura giuridico-forense è quello caratterizzato dal fenomeno del brigantaggio postunitario, che dal 1861 si protrasse fino al 1865, ma che nella Società meridionale ha dispiegato conseguenze e problematiche non ancora sopite e dalle quali conseguì la “questione meridionale”.
La sentenza di condanna a morte di Giuseppe Cotturelli si accomuna alle altre sul brigantaggio per diverse ragioni: è ispirata da questioni di natura “politica”, è motivata in maniera sintetica, è pronunciata a conclusione di un processo sommario, applica la pena capitale, è pronunciata da un giudice “speciale”.
Il fenomeno del brigantaggio postunitario determinò una forte repressione. Non furono adottati solo processi sommari: paesi interi furono messi a fuoco; briganti, o presunti tali, e in loro assenza i famigliari, furono impiccati o fucilati all’istante.
Agli Avvocati e Praticanti abilitati, che partecipano, verranno attribuiti 3 crediti formativi.
Prof. Rocco Biondi, Presidente Associazione “Settimana dei Briganti – l’altra storia”
Avv. Carlo Panzuti, Presidente Ordine degli Avvocati di Brindisi