di Armando Polito
Ogni parte del nostro corpo non è superflua, non fosse altro perché esso è stato realizzato da quel luminare di progettista che è la natura. La stessa natura, poi, in alcuni casi provvede a compensare l’inefficienza o l’atrofia di alcuni organi potenziandone altri. Pare, addirittura, che gli stessi neuroni siano in grado di accollarsi in parte le funzioni assolte dai loro colleghi irrimediabilmente morti. D’altra parte, per passare ad un altro organo altrettanto importante ma meno blasonato, il fegato, se asportato parzialmente, è in grado di rigenerarsi. Fin qui la natura (e forse un domani ci sarà la spiegazione razionale di tanti “miracoli”). La nostra intelligenza, dal canto suo, si è spinta prima alle protesi, poi ai trapianti e ultimamente alle cellule staminali, ma chissà se verrà il giorno in cui, ad esempio, un piede amputato potrà ricrescere. Nell’attesa di un risultato secondo me poco probabile e che, bene che vada, richiederà molti decenni, fornisco di seguito la prova dell’importanza linguistica (quella fisica è scontata) del piede, dando per comodità del lettore la definizione delle voci di uso meno frequente; per le altre, se sarà necessario, basterà ricorre ad un buon vocabolario, anche on line. E con la foto di testa di sapore facebookiano diamo pure l’addio a quest’estate …
avampiede
bipede
pedaggio
pedalare
pedale
pedalata
pedaliera
pedalino
pedana
pedante
pedanteria
pedata
pedatorio riferito, non senza ironia, al mondo del calcio
pedecollina
pedecollinare
pedemontano
pedemonte
pedestre
pèdice (voce tipografica, il contrario di àpice)
pediculosi
pediluvio
pedina
pedinare
pedissequo
pedivella
pedo (nel mondo classico, bastone con la sommità ricurva, usato specialmente dai pastori per guidare il gregge; antica insegna papale costituita da una verga sormontata da un crocifisso, usata ancora oggi in occasione di alcune funzioni religiose)
pedonale
pedone
peduncolo
pidocchio
piedarm
piedino
piedipiatti
piedistallo
piedritto
quadrupede
Le voci che seguono riguardano la storia del diritto, dunque figure del passato:
pedario (nella Roma repubblicana senatore o decurione, che non aveva mai ottenuto cariche od onori curuli prima dell’assunzione di un ufficio; nella Roma imperiale, senatore che non era mai stato console o pretore. Entrambi sprovvisti di sedia curule).
pedaneo (magistrato che giudicava cause di scarsa importanza; vedi pedario).
Nelle voci della lista che segue il passaggio da -e- ad -o- è dovuto all’origine greca (il corrispondente del latino pes/pedis è πoύς/ποδός (leggi pus/podòs):
gasteròpode
miriàpode
podagra
podalgia
podalico
podio
podismo
podista
podistico
podologo
Voci di origine francese:
pedalò
pedigree
pied-à-terre
pied-de-poule
Voci del dialetto neretino:
pete (piede)
petale (pedale)
pitalora (pollone che nasce sul ceppo; derivato da petale)
pitata (pedata)
piticinu (gambo di un frutto; diminutivo di un inusitato pìtice corrispondente all’italiano pèdice)
pituzzu (piedino)
‘mpiticunare (trattenere qualcuno nell’immobilità o in uno stato d’incertezza)
Come dimenticare, infine la locuzione fare una cosa con i piedi? Non me ne sono dimenticato, ma, al di là di qualche virgola fuori posto, di qualche imprecisione o di qualche omissione, mi auguro che il suo significato traslato non coinvolga il titolo …