Le analogie tra Xylella fastidiosa e la flavescenza dorata della vite. L’esperienza in viticoltura ci può insegnare che un eccesso di trattamenti chimici non sortisce l’effetto sperato. Nel Salento contro Philaenus spumarius, la cicalina che porta il batterio di olivo in olivo, si può intervenire con sostanze repellenti
Emergenze sanitarie causate dall’importazione accidentale di insetti non sono certo una novità per l’agricoltura italiana. Dal Nord America lo Scaphoideus titanus, vettore di un fitoplasma pericoloso per le viti, ha creato e continua a creare problemi ai viticoltori del nord Italia. E’ un parente strettissimo, delle cicaline che trasmettono Xylella fastidiosa agli ulivi e lo si sta combattendo dagli anni 50.
Il problema degli ulivi del Salento presenta moltissime analogie con la Flavescenza dorata della vite ma è stato ingigantito da pratiche agricole errate o assenti. Per cercare possibili soluzioni, che non prevedano l’abbattimento selvaggio o la sterilizzazione della vita intorno e sugli ulivi, è utile ripercorrere brevemente le esperienze già fatte e le possibilità alternative di prevenzione e trattamento…
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