Mercoledì 19 agosto 2015 nel chiostro dell’ex Seminario verrà presentato, alla presenza del sindaco Marcello Risi e dell’assessore alla Cultura Mino Natalizio, il libro Nardò Rivoluzionaria. Protagonisti e vicende di una tipica ribellione d’Età Moderna, Congedo Editore. Interverranno don Giuliano Santantonio, direttore dei “Quaderni degli archivi diocesani di Nardò-Gallipoli”, l’autore Alessio Palumbo e la dottoressa Maria Luisa Tacelli, docente di Diritto Canonico presso l’Università del Salento.
Indice del volume
1.1. Sotto il segno della depressione. 10
1.2. Sull’orlo del collasso.. 15
1.4. Il baronaggio rampante. 22
2.1. Nardò e la casa Acquaviva.. 26
3.1. La rivolta napoletana.. 41
3.2. Viva Dio! Viva il Re et mora lo mal governo: Nardò si ribella.. 44
3.3. Fe bando che si mettessero tutti in arme: i primi giorni della rivolta.. 50
3.4. E principiarono a metter fuoco nell’aere: la battaglia.. 53
3.5. Fé venire detto Vescovo, e incominciarono a trattare: la tregua.. 57
3.6. E in quell’istante si vide oscurarsi l’aria: la strage d’agosto.. 62
4.1. Il processo di Carlo Manca: una nuova arma nelle mani del conte. 70
4.3. I nemici fuori da Nardò.. 76
5.1. Lo clamavan rey de la Pulla.. 86
5.3. Giovan Girolamo e Giovan Pietro alla corte di Filippo IV.. 93
Avevano simulato di temere il duca,
con il pretesto di difendere la città
dai soldati che il duca avrebbe inviato a loro danno.
In realtà si erano ribellati con il duca
che era loro signore e principe legittimo,
poiché si erano dati il diritto di prendere le armi contro di lui.[1]
[1] Archivio Segreto Vaticano, Archivium Arcis, Arm. E, 127 (Super Tumultis Populi Civitatis Urbini Anno Domini 1573), cc. 312 v – 320 v in A. DE BENEDICTIS, Tumulti: moltitudini ribelli in età moderna, Bologna, Il Mulino, 2012, p. 24.