Enzo Viti, Taccuini di Santa Cesarea, disegni, acquerelli, opere
e fotografie di Dario Caputo a Villa Raffaella
di Paolo Rausa
‘L’ora di tutti’, il bel romanzo di Maria Corti. Non era di queste parti, si intende il Salento, ma del nord, della sponda occidentale del Lago di Como, Valle Intelvi di fronte al Lago di Lugano.
Eppure Maria Corti è passata da Villa Raffaella, della famiglia Lubelli a Santa Cesarea Terme.
Una struttura elegante e imponente, giocata sui pieni e sui vuoti, sull’idea del palazzo munitissimo con torri eburnee e archi che racchiudono una balaustra arcuata con vista verso l’orizzonte orientale. All’interno, accolti da una frase non d’occasione ‘Domus tua haec’ (Questa è casa tua) si svolgerà dal 10 al 20 agosto una mostra d’arte, che contempla i taccuini di Enzo Viti, assiduo frequentatore di Santa Cesarea e proveniente da quella Matera di recente innalzata a Capitale Europea della Cultura per il 2019, le sue pitture e le fotografie di un figlio di questa terra, Dario Caputo.
Che cosa accomuni questi tre soggetti è Enzo Viti a spiegarlo, mentre si dispone a ritrarre l’ennesimo schizzo del paesaggio esclusivo di questa terra, ‘dove tutto si innesta per convergere verso la bellezza: il mare, i fiori, il verde’. Per Enzo Viti si tratta di amore a prima vista, da quando circa 15 anni fa gli è stato suggerito questo luogo baciato dalla fortuna: ‘Mentre me ne andavo a passeggiare e notavo questo equilibrio cromatico, esistenziale e materico, mi chiedevo in che modo potessi ricambiare questa sensazione di benessere’.
E da allora nessun angolo è sfuggito alla matita e ai pastelli di Enzo, ben 130 disegni sono stati elaborati dalla mente e dal cuore dell’artista e trasmessi sulla carta pronti per essere esposti nella struttura ricettiva di Villa Raffaella insieme a 13 pitture e ad una trentina di foto di Dario Caputo, figlio ossequioso di Santa Cesarea.
Inaugurazione il 10 di agosto ore 20. Per 10 giorni si potranno ammirare taccuini, pitture e foto a far mostra di sé nelle architetture di stile eclettico con elementi romanico-gotico-moreschi di questa villa progettata e realizzata dal padre di Maria Corti, l’architetto Emilio, che si inserisce in una teoria di costruzioni che si snodano lungo il litorale da Palazzo Sticchi e la sua cupola moresca a Santa Maria di Leuca, de finibus terrae, dove – dice Bodini – i salentini dopo morti ritornano con il cappello in testa.
Orari della mostra: dalle 20,00 alle 23,00, tel. 0836 944235, 335 6412163, www.villaraffaella.it