di Oreste Caroppo
IN TERMINI NATURALISTICI VI E’ UN ALTRO IMPORTANTE “MIRACOLO CULTURALE” PARTITO DAL SALENTO in questi mesi e che sta già ampiamente valicando i confini salentini, diffondendo la sua costruttiva filosofia rinaturalizzante ovunque: parliamo della massima nobilitazione delle erbe spontanee, la loro riscoperta, il ritorno a prestare ad esse massima attenzione, il risveglio della curiosità scientifica e per la biodiversità più in generale, come per la storia naturale!
Un’ attenzio…ne ed una sensibilità antica, che negli ultimi decenni dei criminali agro-nemici servi delle industrie dei diserbanti chimici di sintesi avevano del tutto cancellato, prima nelle menti di tante persone, poi, “de factu”, facendo irrorare tali veleni su piante, funghi e animali (insetti, lumache, ecc.) utilissimi e bellissimi, come ogni specie vivente!
E così oggi quotidianamente nel Salento, e non solo, data la potenza e apertura dello strumento facebook, decine di persone si guardano ovunque attorno, fotografano, come un tempo dipingevano, rapiti da bellezza e meraviglia della natura, postano foto e commentano, ricercano, si informano, scambiano informazioni etnografiche e biologiche, con anche l’amichevole consulenza di tanti esperti delle più varie discipline.
Questo miracolo nasce dalla sensibilità di Mitilo Salentino (Wilma Vedruccio), fondatrice del gruppo facebook di cui discorriamo, intitolato “Fra Le Scrasce”, che ormai conta adesioni innumerevoli e da ogni parte del mondo. Un fenomeno della rete, i cui effetti cominciano a valicare piacevolissimamente la dimensione del social network, e le persone cominciano a scambiarsi semi, a ripropagare piante autoctone di oggi o di un tempo, e non, anche rare e a rischio di estinzione, per salvarle, per restaurare il paesaggio, per la rinaturalizzazione dei luoghi, facendo da esempio e pungolo per le istituzioni pubbliche affinché avviino politiche di scientifica riforestazione, di ricostruzione paesaggistica rinaturalizzante con restauro anche dei beni culturali nel principio “dov’ erano e com’ erano”.
Ed è così che i propri giardini si riscoprono in tutta la loro potenzialità di veri e propri orti botanici, oasi nei deserti artificiali della compromissione, depauperamento e devastazione della natura da risanare, e pertanto centri di ripropagazione e ripopolamento da cui le specie possono ridiffondere nei loro territori antichi; giardini delle meraviglie, e arche di Noè della beatitudine naturalistica!
Anche il termine “scrascia”, in dialetto salentino il nome degli spinosi rovi, aveva, fino alla creazione del gruppo, un’ accezione negativa, che in questa riaffermazione di dignità territoriale e paesaggistica storica e naturalistica, è andata fortemente ridimensionandosi!
https://www.facebook.com/groups/fralescrasce/
Ringrazio vivamente Marcello Gaballo, sempre attento a tutto ciò che si muove positivamente nel nostro Salento, per aver postato su Fondazione di Terra d’Otranto le riflessioni di Oreste Caroppo sul gruppo facebook “Fra le Scrasce”.
Le stesse riflessioni furono postate, dal caro Oreste, esattamente un anno fa, per cui sono maggiormente valide e ancora più gradite oggi.
Permettetemi di firmare … Mitilo salentino
Brava Wilma, bravo Oreste e bravo Marcello: meno male che ci siete e grazie per tutto quello che fate!!!
ciao Michele Bonfrate, vedo solo ora le tue belle parole
[…] un mio articolo di presentazione e approfondimento su quell’ importante gruppo facebook: https://www.fondazioneterradotranto.it/2015/06/15/mitilo-salentino-e-le-sue-scrasce-come-far-parlare-… […]
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