Gli ulivi nelle pirografie di Silvana Bissoli, Chiesa dei Battenti, Galatina 20 giugno-8 luglio
di Paolo Rausa
Le pirografie di Silvana Bissoli, una tecnica artistica che imprime con il fuoco, ritraggono gli ulivi della terra sallentina, la Messapia, ‘tanti mari, porti, e il suo grembo aperto da ogni lato al commercio dei popoli e lei stessa che, come per aiutare gli uomini, si slancia ardentemente verso i mari’. Così scriveva Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia.
Che cosa resta di quella idea e di questa terra nell’immaginario collettivo dei suoi abitanti e dei tanti amanti che da ogni parte del mondo e dell’Italia hanno stabilito un legame che va oltre le apparenze e si nutre di visioni? Quelle stesse che impressionarono i primi uomini che la frequentarono nelle Grotte dei Cervi di Porto Badisco, sulla litoranea a sud di Otranto, accanto alla torre di S. Emiliano, un baluardo che si erge sul promontorio di rocce che guardano a Oriente come per rispondere a ventilate minacce. Quali? Quelle dei turchi o quelle che giungono dal nostro seno?
Dai piani sillettiani di abbattimento degli ulivi che ne hanno viste tante in questa terra, una vera e propria ‘Via Crucis’, ritratta in queste straordinarie pirografie dalla veronese di origine e imolese di adozione e cittadina del mondo e onoraria del Salento, la viandante messaggera come ama definirsi. I suoi messaggi sono racchiusi nei tronchi contorti, espressione delle storie ambientali che si sono succedute qui, nel corso dei secoli, intrecciando quelle degli uomini, miti testimoni di travagli e di aspirazioni, ‘Voci tra Cielo e Terra’, ben piantati al suolo con radici millenarie che non ci pensano ad assoggettarsi alle macchine distruttrici che li minacciano di eradicazione, un termine astruso che vuol dire annientamento per rispondere colpo su colpo al batterio xilelliano.
Come Cristo gli ulivi hanno la loro verità da raccontare a noi che li ascoltiamo riverenti, anche quando i loro sogni sono trasfusi su tavole di legno incise con il fuoco sacro della passione, che ribadisce il diritto alla vita contro le logiche di morte, dei deserti che vengono chiamati pace.
Una chiesa, la cinquecentesca confraternita dei Battenti a Galatina, riaperta per l’occasione della mostra, ospiterà dal 20 giugno all’8 luglio la personale di Silvana Bissoli, 30 pirografie che ritraggono la nostra anima circonfusa con quella degli ulivi e la loro con la nostra. Un viaggio sentimentale tra le opere dell’artista, curato dalla critica d’arte Pompea Vergaro.
Durante la serata di inaugurazione e nei giorni successivi si alterneranno letture di poesie e canzoni della nostra tradizione culturale, a seguire la voce di Lucia Minutello e la musica del menestrello P40 il 26 giugno, la presentazione dell’opera poetica di Nico Mauro ‘La polvere e l’acqua, parole lungo la via della croce’ il 3 luglio. ‘Egli vedeva il Calvario/… morbida stola ai piedi di sua madre divina’.
Con Alda Merini, Poema della Croce, può iniziare questo viaggio all’interno dell’arte di Silvana Bissoli, che racconta storie che sanno di noi.
Galatina (Le), Chiesa dei Battenti, Orari mostra: tutti i giorni 10:00-13:00/18:00-22:00, Info: 339.7612304, bissosil@tin.it-Fb.