di Armando Polito
Chi di voi non ha provato a digitare in un qualsiasi motore di ricerca il proprio nome e cognome alzi la mano! Io l’ho fatto la prima volta in un attacco nefando di vanitosa curiosità, poi altre (anche se non molte) per tenermi aggiornato, l’ultima volta (ma temo che ne seguiranno altre …) qualche secondo fa (per la storia: erano le 11’ 39’’e 5/10 del 5/6/2015) e Google mi ha risposto con 279.000 risultati quando ho digitato Armando Polito, 4.720 quando, pochi secondi dopo, ho digitato “Armando Polito”. La cosa non è strabiliante pensando che la stragrande maggioranza delle due segnalazioni coinvolge miei omonimi, totali nel caso dei 4.720, per i quali Armando Polito equivale, perciò, al famigerato Mario Rossi (poi qualcuno arriva anche a dare del cialtrone e del fissato a chi afferma che i comunisti hanno monopolizzato tutto …).
Strabiliante è invece che, nel momento in cui scrivo, la prima occorrenza riguarda inequivocabilmente (si tratta di una scheda biografica autocompilata) il sottoscritto (chiedo scusa a chi di dovere per quel Fondazione Terra d’Otranto che si legge subito dopo …). Ancora più strabiliante il fatto che Google abbia dato più importanza (digitale, s’intende …) a me piuttosto che ad un apprezzato musicista mio omonimo: sarebbe come se, digitando Belen, Google mi sbattesse in faccia come prima occorrenza un articolo sul belato delle pecore e non sulla nota showgirl.
Con la tecnologia e col pc in particolare ho da lunghissima data un rapporto di amore-odio basato sulla considerazione che esso ormai costituisce quasi un’espansione del nostro cervello, della cui (del pc) velocità non possiamo fare a meno, ma la cui sostanziale stupidità, se sommata alla nostra congenita, può fare solo danni …
Non capendo un tubo di hardware nemmeno mi azzardo a montare, smontare e rimontare schede madri, processori, memorie, alimentatori, dischi rigidi e altri componenti né ci tengo a darmi da fare in tal senso solo per acquisire il soprannome di mandrillo del pc …
Col software, invece, me la cavo abbastanza bene, tanto da riuscire a piegare alcuni programmi a fare cose per le quali non erano stati progettati. Ma la mia curiosità e il conseguente uso intensivo della rete mi costringono a cambiare tastiera almeno due volte all’anno, perché già dopo due mesi d’uso la serigrafia di alcuni tasti è illegibile e i miei neuroni non mi consentono di battere alla cieca con risultati apprezzabili, come, invece, è in grado di fare un prostituto di successo su un marciapiede poco illuminato …
Col tablet ho un buon rapporto ma lo uso solo come fa l’allenatore con la riserva quando il titolare è infortunato. Col telefonino non ho da almeno vent’anni nessun rapporto, nel senso che da tempo non ne possiedo, anche se verso la metà degli anni ’70 (la data approssimata fa più effetto …) mi pavoneggiavo con un avveniristico Ericcson poco più spesso dei telefonini attuali, pagato, allora, 1.200.000 lire …
Oggi non sono in grado di utilizzare (non sto scherzando e non ho vergogna a dichiararlo) nemmeno quello di mia moglie, semplicemente perché non ne sento minimamente il bisogno.
A chi volesse controllare il dato fornito all’inizio consiglio, comunque, di non utilizzare, di qualsiasi strumento si serva, il comando vocale ma la tastiera, perché, nonostante la loro stupidità di base, queste macchine certe volte hanno insospettabili guizzi di grande intelligenza e potrebbe succedere che, utilizzando il comando vocale per cercare Armando Polito, una gentile e sexy voce femminile ti urli uno sguaiato vaffanculo! …
Non escludo che, se Google dovesse confermare la mia popolarità, potrei anche lasciarmi tentare dalla carriera politica. Anche se oggi vanno di moda i candidati giovani e belli (?) ed io giovane sono stato nel passato remoto, bello mai, ho, tuttavia, il mio asso nella manica. Non sarò il rottamatore, non sarò il saldatore e nemmeno il terminator ma il candydato del nuovo partito Nomina omina (I nomi sono presagi).
Manca solo che la mitica marca di lavatrici e lavastoviglie mi sponsorizzi la campagna elettorale …
Sono o non sono, saranno o non saranno soddisfazioni?
Candy…candydati che i voti ti arrivano di sicuro. Quanto dici delle tastiere purtroppo è una realtà, sia che tu sia (bello questo) un patito del PC (inteso come strumento mediatico, non come partito), ma anche solo un modesto utilizzatore, come me. Purtroppo si consumano con una rapidità incredibile e quando la cambi, non si sa il perchè, ma non è mai uguale alla precedente, per cui fatichi a rimetterti in carreggiata. Ma senza cellulare come fai per i messaggini alle AMANTI?
Con le amanti servono i massaggi, non i messaggi …
va bene Professore -va bene -le iniezioni di canfora come nell’antica maniera occorrono -con cordialità sempre a Tutti Voi -peppino.