di Pino de Luca
Tanti anni fa a Brescia vi fu una strage, una di quelle stragi dimenticate nella quale furono uccise e ferite centinaia di persone. Bombe fasciste e dello Stato contro cittadini inermi. Sarebbe tempo di capire chi è stato e perché. Ma non lo sapremo mai, Decine di governi imbelli hanno sempe coperto assassini e criminali e adesso parlano di impresentabili …
Buone notizie scarse in questo finale di maggio, si avvicinano le Elezioni Regionali e i veleni… si spargono a piene mani in trasmissioni vergogna che pullulano sulle televisioni, la più vergognosa delle quali si chiama La Gabbia.
Buone notizie scarse ma qualcuna c’è … Le borse volano perché Tsipras la spunterà. La Grecia si salva e magari comincia una Europa nuova. Tsipras, Podemos, Provamos … Sono convinto che, come sempre, sarà il Sud del Mondo a farsi carico dei problemi e a cercare soluzioni nuove, originali e condivise.
Dove arriva l’intelligenza emozionale non può arrivare quella razionale ed oggi, più che mai, abbiamo bisogno di fantasia, di strade inesplorate sulle quali costruire nuovi cammini. Di ampliare la cultura più della tecnologia, di privilegiare il progresso molto più dello sviluppo, di moltiplicare il numero di protagonisti e ridurre quello dei protagonismi, di preferire il verbo essere al verbo avere, di diritti invece che di privilegi, di ricercare l’uguale e cancellare l’uniforme. Possono farlo coloro che hanno massacrato un intero paese? Io non ci credo, ma so che se questo paese è ancora in piedi è perché è vero che ovunque si nasconde il marcio ma ovunque vi sono anche le risorse che quel marcio possono cancellare. Solo che il marcio puzza e l’odore del buono è coperto dal lezzo del marciume. Ma c’è. Frammentato, timido, per anni negletto, c’è qualcosa di buono in Italia. Cerchiamolo. Buona caccia a tutti.
P.S.
Il buono spesso si riconosce dalle mani. Callose, affaticate, robuste e sincere.
Carissimo Pino, a distanza di 41 anni causa mancata perizia all’accusato la strage di Brescia “scivola nella beffa”ricordo bene quel 28 Maggio 1974 lavoravo al reparto esperienze della Fiat Mirafiori quando rimbalzò come un macigno la notizia della strage in Piazza Fontana tutte le linee di montaggio si fermarono per solidarietà, nell’attentato morirono 8 persone provocando centinaia di feriti, inchieste e processi senza colpevoli.
Ersilio Teifreto http://www.torinovoli.it