Dal 16 al 23 maggio 2015, si terrà nelle sale del castello di Copertino, la sesta edizione della manifestazione “Il veliero parlante”, Mostra dei libri prodotti dalle scuole. Alla manifestazione, è stata invitata, dalla dirigente dott.ssa Ornella Castellano dell’Istituto “G.Falcone” di Copertino, la pittrice Laura Petracca, che partecipa insieme a Gian Piero Leo, un altro “artista a Bordo del veliero”.
Di Laura Petracca, che insegna “Disegno e Storia del Costume” nell’indirizzo “Abbigliamento e Moda” presso l’I.I.S.S. Polo Professionale “Don Tonino Bello” di Tricase, abbiamo già detto che a colpire è il cromatismo intenso delle sue pitture.
La natura che compare nelle sue opere non è raffigurata nello stile tel quel della tipica pittura verista ma viene reinventata,attraverso l’uso sapiente dei colori, trasfigurata dalla sensibilità calda e mediterranea di questa artista salentina. Così, ecco esplodere sulla tela l’immaginario pittorico forte e intenso dell’universo poetico della Petracca, il suo pennello segue i tracciati dell’anima, la sua rappresentazione palesa una interiorità profonda, un vissuto intimo ed esperenziale che conosce vastità, confini, emozioni, intrecci.
Laura Petracca realizza pitture su legno, pitture su stoffa (come abiti decorati, tende, coordinati e fiocchi per neonati o per carrozzina, coperte), fregi, specchi decorati e finanche poster, a testimonianza di una grande versatilità. Passa dal paesaggio all’astratto con estrema facilità.
Nella sua formazione artistica, molta parte hanno avuto il Futurismo e Fortunato Depero, per quella dinamicità del segno che le è congeniale. Ma fortemente influenzata è stata anche dagli astrattisti come Kandinsky . E notevoli e particolari sono i suoi omaggi a Klimt, a Depero, a Matisse, allo stesso Kandinsky. In alcune opere, pubblicate nel suo libro “Il senso dell’incanto” (Libellula Edizioni 2013), si assiste ad una sintesi affascinante fra vecchio e nuovo, fra la tradizione e lo sperimentalismo. Ammirando i suoi quadri, si può cogliere una rappresentazione polisemantica che tocca tutti i punti focali dell’arte e della vita e di entrambe fuse insieme.
Anche quelle esposte alla mostra “Il veliero parlante” sono opere astratte, d’ispirazione futurista . Insieme a queste vi è anche una realizzazione nuova, l’opera dal titolo: “Il veliero dei sogni”, che l’artista ha deciso di donare alla scuola. Un veliero, simile ai galeoni degli antichi pirati, naviga su un mare increspato di onde azzurre e blu ed un arcobaleno che dall’acqua si dirama nel cielo, in un sole giallo acceso forte intenso, simile a quello delle favole. Infatti è l’elemento favolistico ad avere ispirato alla Petracca quest’opera in cui accentua l’uso espressivo del colore. Questo veliero ci parla di antiche rotte corsare, di sfida del pericolo, di avventure per mare in quel tempo e in quello spazio sospesi che sono il regno della fantasia. Le dimensioni del reale si dilatano e il soggetto si fa aereo, immateriale, impalpabile come la materia dei sogni.
Questo veliero non parla solo ai bambini, pronti ad imbarcarsi per méte sconosciute, in viaggi di scoperta, ma anche ai grandi, affinché possano ritrovare la fantasia perduta, e insieme il coraggio di tentare, di andare oltre le apparenze e le quotidianità, per tornare a credere che non è tutto nel finito il senso di questa vita, ma che c’è qualcosa che va oltre il transeunte, per cui vale ancora la pena lottare con il coltello tra i denti: lottare per tornare a vivere.