di Rocco Boccadamo
Martedì 28 aprile, a Marittima, rituali festeggiamenti in onore del protettore S. Vitale.
Come da tradizione, luminarie lungo le vie principali, cassa armonica in piazza, due complessi bandistici di cui uno con abbinata cantante lirica, fuochi d’artificio.
Scadute di qualità rispetto al passato, purtroppo, e, perciò, poco invitanti, le bancarelle e/o baracche che propongono, soprattutto, inutili paccottiglie e articoli e oggetti vari palesemente taroccati in confronto alle rispettive griffe autentiche in auge e di moda. Esercizi, ormai interamente in mano a immigrati extra comunitari che cercano, con molta fatica, di arrangiarsi in ogni modo per riuscire a sbarcare il lunario.
Unica eccezione a livello d’attività commerciali, l’immancabile bancarella di Nico, figlio di Gino e nipote di Nicola, situata sempre al medesimo posto, su cui si vendono, da generazioni, nei classici cartocci color marrone, arachidi, noccioline, mandorle e pistacchi, dal gustoso e apprezzato sapore grazie a una sapiente operazione di tostatura.
Festa, quella di S. Vitale, invero non tra le più conosciute e sfarzose della zona e, tuttavia, che travalica, sul piano della frequentazione, gli stretti confini della piccola località d’appartenenza.
Nota di concreta testimonianza a tale ultimo riguardo, la presenza sul far della sera, nella strada principale del paese verso la piazza con la cassa armonica e la banda che va esibendosi in opere sinfoniche, di Salvatore, ultrasessantenne, già operatore ecologico e tutto fare, da poco in pensione, arrivato da Castro, la splendida Perla del Salento, dove è nato e vive, distante circa tre chilometri.
Naturalmente a piedi, come faceva più di mezzo secolo addietro, giacché l’amico Salvatore non ha mai posseduto né un’autovettura, né una moto, né una bicicletta.
L’articolo evoca ricordi indimenticabili quando da bambini aspettavamo le feste per ammirare la villa ddumata così diciamo ancora oggi a Novoli.
Cosa ci facevano le luminarie di una ditta Salentina al Salone Internazionale del Mobile di
Milano Aprile 2015? durante la nostra visita al Salone del Mobile era d’obbligo visitare lo Stand allestito dalla Regione Puglia denominato “Habitapulia 2020 il design dei creativi” vedendoci incuriositi ad una insolita cornice illuminata è venuto ad accoglierci il Sig. Torquato dei Fratelli Parisi di Taurisano artefici dell’allestimento proprio in mezzo alla
Kermesse dei mobili,con orgoglio ci ha raccontato un po di storia aziendale la passione per la costruzione delle luminarie ha radici lontane quando i bisnonni e nonni le preparavano con le lampade ad olio,i lumini, per arrivare agli attuali led,negli anni sono passate diverse generazioni un manoscritto trovato al comune di Taurisano fa risalire la loro iscrizione imprenditoriale al 1.880.
A Torino invece nella centralissima Piazza Castello alla spalle dove è in corso nel Duomo l’Evento Sindone nei primi giorni di Dicembre 2014 è
comparso un albero di Natale coloratissimo alto 18 metri per illuminare il Natale Torinese,
indovinate quale ditta lo ha installato? si! è stata una ditta Salentina conosciuta al Mondo per le sue maestose luminarie dal nome (Mariano Scenografie di Maglie).
Sig. Rocco e possibile conoscere la ditta della luminaria inserita nel suo articolo.?
Viva il Salento e la Puglia.
Ersilio Teifreto http://www.torinovoli.it