Mondo cane!

cani

di Paolo Vincenti

Eh sì, è la tendenza del momento quella di avere un cane, meglio se di piccola taglia (perché fa più chic e tenerezza ) da portare a passeggio, possibilmente nelle vie principali del paese o della città, quelle  maggiormente frequentate, in modo da esibire, o per meglio dire ostentare, la propria cinofilia agli occhi del mondo, come scrive il maestro Melanton, al secolo Antonio Mele, sul numero 3  del quindicinale “Il Galatino”(Galatina, 13 febbraio 2015, “Costume  malcostume”).  Aggiungo che la moda stupida quanto inutile di esibire il proprio cane porta con sé il triste  e conseguente fenomeno del randagismo. Ormai non si può più camminare a piedi nei nostri paesi, non solo per strade di campagna, ma anche nei centri abitati, senza imbattersi in mute di cagnoli fastidiosi e abbaianti. Io, per fare jogging, percorro spesso sentieri di campagna e non c’è volta in cui la mia corsa non sia accompagnata, per non dire interrotta, da quadrupedi che mi sbucano da ogni dove. Non si tratta solo di meticci ( quelli che in gergo vengono chiamati “bastardi o bastardini”, “cani vagliò”, oppure “cani minchia”), ma anche di cani di razza; a volte si incontrano splendidi esemplari che quegli stessi viziatissimi padroncini di cui parla Melanton hanno abbandonato.

Alcuni animali, quelli di più piccola taglia, sono facilmente aggirabili, altri, quelli più grossi e minacciosi, mi costringono a fermarmi. Non c’è niente di peggio, per chi corre, che interrompere la propria marcia quando si è entrati nel ritmo giusto, e dovere poi riprendere da capo! Certe volte la cosa mi fa talmente arrabbiare che li sterminerei tutti, se non avessi paura, per ritorsione da parte delle associazioni animaliste, di essere crocefisso nella pubblica piazza. Il problema del dilagante randagismo è addebitabile agli sciocchi e vanesi umani che abbandonano i propri cani ma anche al fatto che i nostri Comuni, avendo tutti problemi di bilancio e quindi  finanziari, non rinnovano le convenzioni con i canili, con la conseguenza che nessuno si cura di questi animali. Ed essi scodinzolano incontrollati per strade e stradine di ogni città.

 

 

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