di Armando Polito
Questa, poi, è una vera e propria chicca, che mostra come l’eravamo che nel titolo accompagna un paese serio andrebbe corredato di un bel forse … Appare indicativo il fatto che nel testo italiano di La modesta raggiratrice/La marchande de modes (https://archive.org/stream/lamarchandedemod00pais#page/n3/mode/2up) si legge PAESIELLO e nella traduzione in francese a fronte, correttamente, PAISIELLO.
Nel 2016 ricorrerà il duecentesimo anno dalla morte dell’illustre figlio di Taranto che nella stampa che segue (tratta da http://wellcomeimages.org/indexplus/image/L0047937.html), una litografia di Vincenzo Mollame1 datata 1842, ha l’onore di fare corona con altri a Michelangelo.
Celebrarne la memoria non sarebbe fuori luogo (lo faccio ora qui perché poi, quando ci sarà la scadenza, chi, per la sua carica pubblica, si occupa di queste cose ufficialmente non abbia a dire che non se ne sapeva nulla …) in modo semplice e partecipe (quello che solo la conoscenza può dare), senza enfasi retorica, quella che è dato di cogliere, secondo me, nello stile tipico dell’epoca (solo quella? …), per esempio, nell’epicedio da Gabriele Rossetti recitato innanzi alla sua tomba in una solenne adunanza e che di seguito riporto in formato immagine da Versi di Gabriele Rossetti, Bonamici & C., Losanna, 1847, p. 186-191 (http://books.google.it/books?id=XsA-AAAAcAAJ&pg=PA283&dq=%22giovanni+paesiello%22&hl=it&sa=X&ei=q61PVOCTKeTnyQOHkoLQAw&ved=0CEsQ6AEwCDgK#v=).
Che, comunque, il numero di onori funebri resi ad un personaggio sia nell’immediato direttamente proporzionale alla sua importanza, lo mostra Giovanni Battista Gagliardo, Onori funebri renduti alla memoria di Giovanni Paisiello, Angelo Trani, Napoli, 1816 (http://books.google.it/books?id=GOM-AAAAYAAJ&pg=PA87&dq=arbace+pirro+paisiello&hl=it&sa=X&ei=x-lhVPWmJ5HKaI3GgbAC&ved=0CCAQ6AEwAA#v=onepage&q=arbace%20pirro%20paisiello&f=false). Il volume appena indicato contiene in coda alcune lettere che mostrano la familiarità del Paisiello con personaggi importanti come Ferdinando Galiani, Pietro Metastasio e, addirittura, Augusto Talleyrand2 e l’imperatrice d’Austria Teresa di Borbone. L’antiporta, poi, reca il ritratto, di seguito riprodotto, sul quale il Gagliardo nella prefazione così si esprime: … pensai di far subito ricavar la maschera, giacché la modestia del nostro Giovanni impedito mi avea non una volta ma mille di averne il ritratto. Con questa ha potuto il signor Giuseppe Camerano disegnarne uno che in tutto il somiglia. Ecco la stampa incisa dal Signor Guglielmo Morghen.
La stessa stampa apparve successivamente in antiporta in Giambattista Lorenzi, Il duello, commedia in un atto con musica rappresentata nel Teatro Nuovo sopra Toledo nella primavera dell’anno 1774, con musica del Signor D. Giovanni Paisiello, Stamperia Flautina, Napoli, 1820 (https://archive.org/stream/ilduellocommedia00pais#page/n3/mode/2up).
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1 Autore di alcune tavole in F. Niccolini , A. Niccolini, Le case ed i monumenti di Pompei disegnati e descritti, Napoli, 1854 – 1896. Dal 1860 disegnatore litografo dell’Officio Topografico del Regno di Napoli.
2 Nella Biblioteca nazionale di Francia (http://gallica.bnf.fr/) sono custoditi molti altri libretti del nostro, oltre il ricordato Sodo sodo or vi favello, facenti parte della collezione posseduta dal De Talleyrand.
per la prima parte: https://www.fondazioneterradotranto.it/2014/11/14/quando-paisiello-diventava-simpaticamente-paesiello-e-non-solo-ma-eravamo-ancora-un-paese-serio-16/
per la seconda parte: https://www.fondazioneterradotranto.it/2014/11/17/quando-paisiello-diventava-simpaticamente-paesiello-ma-eravamo-ancora-un-paese-serio-26/
per la terza parte: https://www.fondazioneterradotranto.it/2014/11/18/quando-paisiello-diventava-simpaticamente-paesiello-ma-eravamo-ancora-un-paese-serio-36/
per la quarta parte: https://www.fondazioneterradotranto.it/2014/11/19/quando-paisiello-diventava-simpaticamente-paesiello-ma-eravamo-ancora-un-paese-serio-46/
per la sesta parte: https://www.fondazioneterradotranto.it/2014/11/23/quando-paisiello-diventava-simpaticamente-paesiello-ma-eravamo-ancora-un-paese-serio-66/