di Armando Polito
Il titolo è ricalcato su Parigi val bene una messa ma, se questa locuzione risale alla fine del XV secolo, quella riguarda un episodio che sarebbe (uso il condizionale per parziale, si capirà dopo perché uso quest’aggettivo, prudenza) avvenuto quasi duemila anni prima.
Si tratta di un viaggio fatto in Egitto da Platone (V-IV secolo a. C.), viaggio (peraltro era abbastanza comune per il mondo greco e, fra gli altri, fu compiuto pure da Solone secondo la testimonianza di Erodoto1) sulla cui autenticità alcuni studiosi manifestano, con motivazioni generiche, dubbi, nonostante le fonti, di seguito riportate, parlino secondo me chiaramente e, quel che più conta, concordemente.
Valerio Massimo (I secolo a. C.-I secolo d. C.), Fatti e detti memorabili, VIII, 7 (ext)3: Platon autem patriam Athenas, praeceptorem Socratem sortitus, et locum et hominem doctrinae fertilissimum, ingenii quoque divina instructus abundantia, cum omnium iam mortalium sapientissimus haberetur, eo quidem usque, ut, si ipse Iuppiter caelo descendisset, nec elegantiore nec beatiore facundia usurus videretur, Aegyptum peragrauit, dum a sacerdotibus eius gentis geometriae multiplices numeros et caelestium observationum rationem percipit (Platone poi avendo avuto in sorte Atene come patria e Socrate come maestro, luogo e uomo ricchissimi di dottrina, fornito anche di ingegno dalla divina provvidenza, essendo ritenuto il più sapiente ormai tra tutti gli uomini a tal punto che, se lo stesso Giove fosse sceso dal cielo, non si sarebbe potuto servire di una facondia più elegante e più bella, viaggiò per l’Egitto mentre apprendeva dai sacerdoti di quella gente la geometria e l’astronomia).
Strabone (I secolo a. C.-I secolo d. C.), Geographia, XVII, 1, 29:
Ἐκεῖ δ᾽ οὖν ἐδείκνυντο οἵ τε τῶν ἱερέων οἶκοι καὶ Πλάτωνος καὶ Εὐδόξου διατριβαί. Συνανέβη γὰρ δὴ τῷ Πλάτωνι ὁ Εὔδοξος δεῦρο, καὶ συνδιέτριψαν τοῖς ἱερεῦσιν ἐνταῦθα ἐκεῖνοι τρισκαίδεκα ἔτη, ὡς εἴρηταί τισι (Lì [ad Eliopoli] furono mostrate le abitazioni dei sacerdoti e le dimore di Platone e di Eudosso. Infatti Eudosso era andato lì insieme con Platone ed essi vissero, come si dice, con alcuni sacerdoti tredici anni)
Plutarco (I-II secolo d. C.) Vite parallele, vita di Solone, II, 5: Καὶ Θαλῆν δέ φασιν ἐμπορίᾳ χρήσασθαι καὶ Ἱπποκράτη τὸν μαθηματικὸν καὶ Πλάτωνι τῆς ἀποδημίας ἐφόδιον ἐλαίου τινός ἐν Αἰγύπτῳ διάθεσιν γενέσθαι (Dicono che pure Talete e il matematico Ippocrate esercitarono il commercio e che per Platone la disponibilità alla vendita in Egitto di un certo olio fu il prezzo del viaggio).
Diogene Laerzio, III (II-III secolo d. C.), Vite dei filosofi, III, 6: Ἔπειτα εἰς Κυρήνην ἀπῆλθε πρὸς Θεόδωρον τὸν μαθηματικόν κἀκεῖθεν εἰς Ἰταλίαν πρὸς τοὺς Πυθαγορικοὺς Φιλόλαον καὶ Εὔρυτον. Ἔνθεν τε εἰς Αἴγυπτον παρὰ τοὺς προφήτας (In seguito si recò a Cirene presso il matematico Teodoro e da lì in Italia presso i pitagorici Filolao e Eurito. Da lì in Egitto presso gli indovini).
Se le firme di Valerio Massimo, Strabone e Diogene Laerzio contano qualcosa, che il viaggio sia effettivamente avvenuto non si discute. Si può discutere, invece, il pagamento del biglietto, per via dell’estrema genericità di quel φασιν (dicono) che rende quella di Plutarco una testimonianza indiretta, di seconda mano e, per giunta, anonima.
Corretto, perciò, mi appare quanto leggo in Abel Jannière, Platon, Seuil, Parigi,1994, p. 30: Le voyage en Ègypte est un voyage classique, facile, peux coûteux, qui est le rêve facilement réalisable de beaucoup de Grecs. Platon aurait payé son premier voyage en négociant un cargaison d’huile produite par ses oliveraies (Quello in Egitto è un viaggio classico, facile, poco costoso, che è il sogno facilmente realizzabile da molti dei Greci. Platone avrebbe pagato il suo primo viaggio vendendo una partita di olio prodotto dai suoi oliveti).
Faccio notare come l’aurait payé (l’avrebbe pagato) ricalca fedelmente l’originale φασιν (dicono). Ora mostrerò pure come il condizionale correttamente usato dal professore è diventato indicativo tra le scimmie (non, una volta tanto, copia-incollatori) della rete. Un solo esempio per tutti: Se Eudosso si era rivolto ai suoi amici per finanziare il suo viaggio in Egitto, Plutarco ci informa che Platone aveva dovuto trasformarsi in mercante: “Platone sostenne le sue spese di viaggio vendendo olio in Egitto”. Infatti, come evidenzia il professor Abel Jeannière (Cfr. Platon, édition Seuil), egli ha dovuto negoziare dei carghi d’olio prodotti dai suoi oliveti. Il brano riportato fa parte di un testo più ampio, dall’accattivante titolo Platone: uno studente greco in Africa nera! integralmente leggibile in http://storiasoppressa.over-blog.it/article-culture-soppresse-platone-uno-studente-greco-in-africa-nera-da-africamaat-33372875.html).
Alla fine del link appena indicato si legge Jean-Philippe Ometunde (Traduzione di Ario Libert). Credo che il testo sia tratto dal saggio L’origine négro-africaine du savoir grec, Yaoundé, Menaibuc, 2000. Non avendo potuto fare un controllo del testo originale, non so se i travasamenti-travisamenti rilevati siano da imputare all’autore o al traduttore ma è certo che l’improvvisazione, in un campo o nell’altro, come in tutti, è deleteria e non coerente con il principio sbandierato nel penultimo periodo: La verità storica è lì, implacabile e resta valida per tutti, come se il certo (non il vero, che non è di questo mondo …) storico possa essere sganciato dalla corretta non dico interpretazione ma semplice lettura delle fonti.
E poi Abel Jannière (non è un filologo ma un filosofo; tuttavia questo non lo esime dalla citazione delle fonti …) dovrebbe spiegarmi in base a che cosa o a quale autore definisce l’olio venduto produite par ses oliveraies (prodotto dai suoi oliveti), come se il commercio dell’olio presupponesse necessariamente la proprietà di uno o più oliveti.
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1 1 Storie, I, 30, 1: Αὐτῶν δὴ ὦν τούτων καὶ τῆς θεωρίης ἐκδημήσας ὁ Σόλων εἵνεκεν ἐς Αἴγυπτον ἀπίκετο παρὰ Ἄμασιν καὶ δὴ καὶ ἐς Σάρδις παρὰ Κροῖσον ([Solone] dopo aver lasciato la patria per queste ragioni e per osservare giunse in Egitto presso Amasi e, appunto, a Sardi presso Creso).