di Elio Ria
Fiche marangiane, da gustare cu lu faugnu d’agosto.
Piove grandine di sole intorno. In cerca
di refrigerio sotto l’albero di pino ciclope,
non canta il grillo stonato, la serpe si pettina sui
muretti roventi a lato di ogni stradina, il fico
accoccolato e impenitente strizza fra le foglie
la fica marangiana, in meriggi di stizza.
Il sole aguzzo stramazza: che prodigio!
S’incartocciano le foglie pudiche e il palato
si delizia in finir della sera, in compagnia
dei flutti di luna calante quando la cicala
sfolla e crolla.
Sono incontri, son prodigi che accadono “fra le scrasce” , gruppo facebook che si nutre di natura e di poesia.
Grazie Elio Ria