di Pino de Luca
Sto studiando la Xylella Fastidiosa, la moria di ulivi nel Salento è orribile e, temo, continuerà ancora per quattro o cinque anni. Il batterio è pericoloso ma abbiamo alcuni vantaggi operativi che non scriverò qui ovviamente. Se la Xylella diventa questione nazionale possiamo far fare all’Italia un grande balzo scientifico in campo agricolo e biologico. Se invece triamo a campare aspettiamoci anche l’attacco alla vite e la desertificazione di una delle aree più belle del pianeta. Altro che turismo e dieta mediterranea …
Si può agire, si può fare. Ma ci vogliono risorse e sforzi unitari. Poi litigheremo dopo.
Ma adesso bisogna mantenere il patrimonio ulivicolo e svilupparlo, e, possibilmente, trovare il modo PULITO di sconfiggere la Xylella. Si può fare.
come? tagliare i rami malati e bruciarli?
Certo che si può fare e si deve fare…anche io ho usato un trattamento naturale su alberi attaccati da xilella probabile e ora gli alberi sono rigogliosi….solo che bisogna sperimentare….ma dire il mio trattamento cosa mi costerebbe ???
speriamo di non dover dire alla fine; “l’intervento è riuscito ma il paziente è morto!”
la xilella e’ figlia dell’opportunismo, dell’apatia e dell’incuria.il problema e’ stato causato ,ok,ma ora diamoci da fare .e’ stato ampiamente dimostrato che la cura del terreno e della pianta danno risultati eccellenti a breve termine;non lasciamo spazio ad interessi di pochi.gli ulivi sono il ns territorio,la nostra storia,la ns economia ,il nostro turismo emergente.rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo seriamente,(anche se questo significa disubbidire ai cervelloni)buon lavoro!!! da Gaetano