di Armando Polito
Voglio anzitutto rassicurare il lettore dicendo subito che non mi accingo a parlare delle donne brutte di Nardò, ammesso, per assurdo, che ce ne siano; a questo punto mi aspetto dalla prima lettrice un passaparola che mi renderà uno degli uomini più “contattati” di questa città e, mi voglio automontare …, d’Italia.
Forse qualche buongustaio resterà deluso ma non troverà nessuna ricetta, né vecchia né nuova per un bel piatto a base di mitili da consumare da solo o in buona o dolce compagnia. E il buongustaio, questa volta senza distinzione di genere, non col passaparola (che, comunque, stimolerebbe, nonostante il giudizio negativo, la curiosità altrui) ma col silenzio lascerà immutato quello che avrò ottenuto grazie all’iniziale lettrice di prima.
E allora? Certe volte basta che una iniziale (intendo dire lettera …) sia maiuscola o minuscola per suscitare apprensioni infondate o aspettative senza futuro. Se vuoi sapere come ciò possa avvenire e non fai parte della schiera dei più che già son passati a leggere o a fare altro, cercherò di non deluderti.
Avrai notato, intanto, che ho scritto Neritine e non neritine, perché siamo in presenza di un aggettivo sì ma sostantivato a tal punto da essere diventato nome proprio di un genere di molluschi acquatici.
Guarda quant’è lunga la lista che ho trovato in William Healey, List of marine Mollusca, Government printing office, Washington, 1885, p. 195-197.
Chissà quante altre specie si saranno aggiunte nel frattempo al genere Neritina, magari con nomi ancora più curiosi, per vari motivi, di quelli già visti (per esempio: brasiliana, clandestina, pygmaea, tristis, venosa, virginea)!
Ma il nome principale, Neritina, che indica il genere, potrebbe aver a che fare con Nardò, considerando che il toponimo, già Neretum in Ovidio, diventò in epoca moderna (prima di assumere la forma attuale), Nerito, da cui l’etnico Neritini (quasi prevalente rispetto alla variante Neretini da Neretum)?
Neritina è diminutivo del latino scientifico nerìta che è dal greco νηρίτης (leggi nerìtes) o νηρείτης (leggi nerèites), nome di un mollusco marino. La voce è sicuramente connessa con Νηρηίς (leggi Nerèis)=figlia di Nereo, Nereide, a sua volta da Νηρεύς (leggi Nerèus)=Nereo, divinità del mare tranquillo.
Se, come sembra, Nardò si ricollega ad una radice nar che significa acqua, la domanda di prima non esclude una risposta affermativa.
E chiudo con alcune immagini di Neritine. Altro che cozze, pure tra i molluschi! Così dispiace che la loro bellezza non si possa ammirare nelle nostre acque; la loro, perché per ammirare quella delle nostre donne basta, in questa stagione, recarsi al mare. Buon bagno a tutti e che la stessa lettrice con cui ho iniziato si sobbarchi, per favore, ad un altro giro di passaparola …!