di Gianni Ferraris
Fra il 1994 e il 2005 venne decimato il Clan Campana, notissimi esponenti di primo piano della Sacra Corona Unita vennero arrestati. Da quelle operazioni si passò alla confisca dei beni. Colpire le mafie negli interessi, nei loro feudi, espropriare i criminali nella palese dimostrazione di potenza fatta di terreni, masserie, ville, beni, è il modo più potente per combattere una battaglia che altrimenti non porterebbe da nessuna parte.
E proporre quei beni confiscati ad utilizzi socialmente ed economicamente utili per i territori sottomessi da una criminalità bieca e assassina è uno schiaffo non solo ai mafiosi, ma a tutti coloro che pensano che “mafia è bello”, che dicono che “la mafia dà lavoro” senza tenere conto dei danni sociali, etici, morali ed economici che procura.
Purtroppo ancora oggi assistiamo quotidianamente ad episodi inquietanti: auto e case che bruciano, sparatorie in vie cittadine trafficate, negozi che vanno a fuoco, contrabbando di sigarette e spaccio di stupefacenti organizzato e gestito dai mafiosi, sale per gioco d’azzardo “legale” gestite da prestanome dei mafiosi stessi, che servono per riciclare denaro sporco e per praticare l’usura. Purtroppo assistiamo a collusioni anche con la politica, parlamentari arrestati e condannati, ex ministri che aiutano la latitanza di boss di mafia e via dicendo.
Però esistono persone che credono alla possibilità di un riscatto etico, morale, sociale ed economico, esistono ragazzi che lanciano sfide, e rendono i terreni confiscati veri luoghi di legalità, di lavoro. Producono vino, taralli e tutto ciò che questa meravigliosa terra offre. La cooperativa Terre di Puglia Libera terra, a Mesagne, è fatta da ragazzi che rischiano, che si vedono i raccolti incendiati dai servi dei boss che poi, magari, si ritrovano al bar sotto casa a vantarsi delle loro gesta.
Però non demordono, i ragazzi, e proseguono a fare impresa pulita, trasparente, tutto alla luce del sole. Così i beni confiscati al clan Campana, la masseria Canali, è diventata Masseria Didattica.
“Abbiamo speso moltissimo per ristrutturare” oltre un milione di euro, ma ne è valsa la pena, ora in quei locali ci sono sale computer, una cucina attrezzata, c’è un orto con essenze mediterranee e campi dove si coltiva grano, e c’è tutto l’occorrente per accogliere e fare didattica, insegnare ed imparare. Si insegna lavoro pulito e legalità. Il 10 giugno la Masseria Canali è stata inaugurata.
C’erano autorità, forze dell’ordine, c’era Don Luigi Ciotti. “Si può fare” ha detto e ripetuto. Già, si può veramente fare. La mafia può essere combattuta e alla lunga vinta e sconfitta. Oggi che le mafie si sono espanse al nord, che dominano appalti e affari, è più che mai necessario fare dei beni confiscati ovunque regni di legalità.
E sarebbe indispensabile che i legislatori uscissero dal loro opportunismo ed estendessero la confisca dei beni anche ai politici corrotti. Sembra fantascienza, anche allora lo sembrava, si può fare!