di Gianni Ferraris
Ci sono molti modi per scoprire le cose, per imparare. Ricordo, ero a Castro Marina, era un lungo inverno. Noi di lassù spesso non conosciamo i venti, anche i punti cardinali sono quasi dei misteri per marinai, aviatori e americani, noi diciamo destra e sinistra, su e giù. Nord, ovest, sud, est poco ci appartengono, un contadino piemontese aveva altri parametri. Qualcuno ha provato a farli entrare nel lessico corrente, però l’uscita autostradale Genova Ovest rimane “quella di Sampierdarena” , ovest è solo un nomignolo affettuoso. L’uscita Asti est invece uno scioglilingua “astest”.
Quando un vento appiccicoso arriva, lassù, lo chiamiamo vento appiccicoso e umido. Là a volte tira libeccio, loro lo conoscono per nome, i genovesi, sono gente di mare. Noi , “con quella faccia un po’ così, quell’espressione un pò così”, quando vediamo Genova, rimaniamo a sentirne i profumi e gli olezzi e non parliamo con i venti chiamandoli per nome, la sabauda austerità non lo prevede.
Così quell’inverno a Castro marina passò lentamente. La domenica era molliccia, un giornale, un libro, la radio, niente TV perchè funzionava male. Anche il computer era senza connessione. Fuori passeggiavano, se non pioveva, turisti della domenica invernale, coppiette mano nella mano, signorine con improbabili tacchi alti come trampoli, i loro accompagnatori, a volte, con tagli di capelli bizzarri, rasati fino a un certo punto, poi di netto partiva una capigliatura monca. Altre coppie con bimbi e carrozzine, altre meno giovani. Tutti a guardare Castro e il mare. Tutti a parlottare di chissà cosa. A volte pioveva, spesso c’era sole. Il caffè al bar di prima mattina, il castriota (forse pescatore), che diceva se il vento era tramontana o scirocco, a volte scirocchetto o tramontanella, ed io mi chiedevo se erano affettuosi vezzeggitivi o ammiccamenti. Però lui sapeva se arrivavano da nord o da sud. E io a guardare il sole, per capire dove diavolo era sorto e scoprire l’est.
Improvvisamente fu illuminazione. Seduto al tavolo, con morbidi cuscini sulle seggiole della sala da pranzo, imbottiti in gommapiuma, ho sentito umido, quasi bagnato. Lo scirocco che non lascia asciugare la roba stesa e inumidisce i cuscini. Ho capito. E’ scirocco quando ti siedi ed hai il culo umido.