di Marco Marinaci
La proposta PD: “La Facoltà di Agraria? Realizziamola a Nardò”.
Un sostegno concreto al talento delle giovani generazioni, ed allo sviluppo del territorio attraverso la valorizzazione della formazione ed il collegamento con l’Ateneo salentino. Risponde a queste finalità la richiesta da parte del Partito Democratico, nella persona del segretario Rino Giuri, di destinare l’ex Istituto Agrario di Nardò (oppure gli ambienti al primo piano del Chiostro dei Carmelitani non occupat…i dal Centro di Servizi Culturali) a sede della nuova Facoltà di Agraria dell’Università del Salento. Una delle due strutture potrebbe essere concessa all’Ateneo, in comodato gratuito, a patto di realizzare specificatamente tale finalità. “L’Università – afferma il segretario del PD neritino – rappresenta il fiore all’occhiello del nostro territorio e la nostra Città sarebbe lieta di poter supportare la crescita di un’istituzione così prestigiosa e culturalmente vivace. L’Ateneo salentino potrebbe utilizzare l’immobile per lo svolgimento delle proprie attività didattiche. E ciò genererà indubbi benefici anche per le attività economiche della zona grazie all’affluenza dei tanti studenti che frequentano l’Università del Salento e garantirà maggiore integrazione con il territorio, rispondendo alla richiesta di formare professionalità qualificate aperte alle mutate esigenze della contemporaneità”. Un segnale rilevante per la nostra Città che darebbe fiato anche alla sua naturale vocazione: agricoltura e turismo. Non significherebbe “solo” dare sostegno al settore primario. Ma favorire, attivare, e saldare i legami tra il mondo della ricerca accademica e le attività agroalimentari insistenti sul territorio. L’avvicinamento dei giovani all’agricoltura è testimoniato anche dal “boom” di iscritti che stanno registrando le facoltà di Agraria in tutta Italia. E la qualifica universitaria resta anche in Agricoltura un requisito fondamentale. Nel territorio di Nardò la Ricerca scientifica, e la Formazione accademica potranno essere integrate al meglio con le esperienze lavorative nelle diverse realtà della nostra Città. Che potranno trarre vantaggio da tale provvido scambio di conoscenze. “Pensiamo che questa iniziativa possa concretamente tradursi in un occasione di sviluppo per la nostra Nardò e per il Bene Comune. L’accordo – che ci auguriamo possa andare in porto – potrebbe inoltre prevedere per i cittadini che vogliano iscriversi anche delle sensibili agevolazioni sui costi”.