di Elio Ria
Donne sedute, in grazia, si aggiungono al mare senza toglierlo di mezzo. Perfezione di una riflessione per storie ridestate dalla memoria. Donne che non si scompongono nella loro impronta di origine della narrazione. Donne che contemplano il mare dello Ionio, tranquillo, seducente e in legame di eterno amore con la sua gente. Donne che nel silenzio si raccontano e i loro visi allegramente rivegliano conforto somigliante all’ascoso fuoco della gioventù.
Con Dio nel petto e il rosario nell’anima, vestite di nero, con i capelli tirati e raccolti per non profanare segni di devozione, si ascoltano in silenzio, e senza alcunché oltraggio all’anima nel mirare il dio piacente dilettano l’intelletto.
Non può esserci scrittura giusta a definire vista così mirabile.
Grazie Elio Ria, semplicemente grazie.
…se questa non è poesia!… e amore per il mare, che di noi salentini è l’anima, , e amore per tutte le nostre donne di sempre! saluto in Elio Ria un antico cavalier cortese, e m’inchino. Antonio Mele ‘Melanton’.