di Armando Polito
Dalla terza pagina del n. 10765 del 31 agosto 1899 di Le rappel (http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k7551700q.r=nard%C3%B2.langEN)
Per doverosa integrazione di cronaca: il vescovo era Giuseppe Ricciardi. Non so se il colpevole venne individuato, ma non escluderei che l’autore avesse letto e fosse stato ispirato da quanto un omonimo del vescovo aveva scritto in Opere scelte di Giuseppe Ricciardi, Stamperia del vaglio, Napoli, 1867, v. IV, pagg. 108-109: Ad un giovane, il quale chiedeva consiglio sulla miglior via da tenere nel menar moglie, così rispondeva non so qual filosofo tedesco o francese, ma certo dei più profondi, che di tal nome sieno mai iti superbi: “Immagina un sacco pieno di vipere, fra le quali trovisi un’unica anguilla. Non sarà forse un vero miracolo, se la persona desiderosa di cavare dal sacco quell’unica anguilla, sopr’essa appunto ponga la mano, anziché sopra una vipera?”.
E a questo punto mi viene pure il sospetto, restringendo il campo, che ideatrice dell’attentato sia stata una femminista ante litteram, colta ma con la coda di paglia, che, cioè non si riconosceva in quell’unica anguilla.
Purtroppo è passato troppo tempo per scoprire come andarono veramente i fatti.
Ma come fai a scoprire queste delizie!!!!!!!! va bene che ormai basta digitare un nome sul Pc e ti saltano fuori milanta indicazioni. ma tu deviavere un fiuto da segugio provetto…Buontemponi di tutti i tempi unitevi!!!!!
Sergio
“Segugio provetto”? Prima o poi, se non è già successo, verrà fuori qualche post … da cane (con tutto il rispetto per l’animale).
La leggenda narra che la paternità di tale azione è attribuita al casato dei baroni Personè, contrari al potere della chiesa, appoggiata invece dal casato dei conti Zuccaro, in quanto le due casate era in lotta fra di loro.