La toponomastica della provincia di Brindisi in una mappa del 1589

di Armando Polito

L’inaspettato numero di lettori che hanno mostrato attenzione per l’analogo lavoro dedicato alla provincia di Lecce1mi ha spinto a tener fede alla promessa data, integrando la serie oggi con la provincia di Brindisi e in uno dei prossimi giorni con quella di Taranto. In un tempo successivo probabilmente i tre contributi scompariranno perché costituiranno un unico lavoro il cui titolo si riferirà, questa volta, alla Terra d’Otranto.

brindisi2

 

Non identificati:

BUSVEGLIABusveglia è citata come una delle tappe finali di un itinerario da Napoli a Otranto  (totale 248 miglia) nella guida Voyages historiques de l’Europe3, Josse De Grieck, Bruxelles, 1704, pag. 152. cui si riferisce il dettaglio in basso riprodotto; Fagian è Fasano, Altone (probabilmente errore per Astone) è Ostuni. Dalla tabella apprendiamo che Busveglia distava 10 miglia da S. Pierre (San Pietro Vernotico). Le altre distanze in tabella rendono plausibile l’ identificazione, pur dubitativamente formulate,  di S. Anna con Torre S. Susanna.

A ricomplicare, però, le cose ci pensano le stesse tabelle comparse in pubblicazioni precedenti.

In Sommaire description de la France, Allemagne, Italie & Espagne di Théodore Turquet de Mayerne, uscito per i tipi di Claude Le Villan a Rouen nel 1604, a pag. 219:

In tutto il libro la ha la stessa grafia della u; così per il Busueglia della tabella, fermo restando che la prima è sicuramente una u, non si ha la certezza che la lettura corretta sia Busueglia più che Busveglia.

Nella tabella relativa alle poste (cambi di cavallo) da Napoli a Lecce a pag. 515 dell’Itinerario overo nova descriptione de viaggi principali d’Italia di Francesco Scotti (o Scotto, italianizzazione di Franz Schott), uscito a Padova per i tipi di Filippo De Rossi a Roma nel 16504 si legge:

Per la grafia della vale quanto detto per la tabella precedente. In più, accanto a Busueglia, il lettore noterà l’abbreviazione v. che, sciolta, dovrebbe corrispondere a villaggio, come per altri toponimi c. dovrebbe valere come città.

CAVA: anche se l’abbreviazione fl. che segue il toponimo va sciolta in flumen, questo non aiuta più di tanto nell’identificazione di un dettaglio idrografico che per sua natura è molto mutevole e soggetto in alcuni casi a scomparire. In altre mappe il nome del fiume è Cana.

PORTOLO (PORTOLA in altre carte)

SAUCITI il toponimo (GAUCITI in altre carte, dove però compare accanto il simbolo di centro abitato) qui pare riferirsi a quattro isolette ad est di Brindisi.

Immutati: LATIANO e S. ANDREA (isola).

__________

1 https://www.fondazioneterradotranto.it/2014/01/24/la-toponomastica-della-provincia-di-lecce-in-una-mappa-del-1589-grazie-francia/#comment-7092

2 Leandro Alberti, Descrittione di tutta Italia, Pietro de i Nicolini da Sabbio, Venezia, 1551, pag. 197:  … quindi a Convertino [oggi Copertino]misurante sei miglia, & de li a Leurano [oggi Leverano] quattro, & dopo altro tanto vedesi Vellia [oggi Veglie], & dopo sei, Santo Gianazzo [oggi S. Pancrazio Salentino], Castello della Chiesa di Brindesi. Et passate sei, vi è Torre [oggi Torre S. Susanna] appresso ad Oreo [oggi Oria] altro tanto. Tenendo presente che la carta sarebbe uscita quasi quaranta anni dopo, che i toponimi comuni non sono sempre coincidenti (il che denoterebbe la carta indipendente dal libro nonostante la sua notorietà) e l’assoluta compatibilità, per quanto riguarda le distanze, con l’itinerario descritto nel libro, è legittimo ipotizzare che S. Gianazzo fosse il vecchio nome di S. Pancrazio già al tempo dell’Alberti.

3 In copertina il nome dell’autore è un lapidario Mr. De B. F.

4 Ma la prima edizione italiana (traduzione delle prime in latino), identica a quella da cui ho tratto l’immagine,  era uscita a Venezia per i tipi di Francesco Bolzetta nel 1610.

 

 

 

 

 

 

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3 Commenti a La toponomastica della provincia di Brindisi in una mappa del 1589

  1. Complimenti di rito per il meritorio esercizio di memoria. Ricco di notizie storiche e di informazioni degne della massima divulgazione. Trovo però “originale” la scelta di dividere in provincie del XX secolo una mappa del secolo XVI.. come se quel Benito di un Mussolini potesse influire persino sulla toponomastica di un Mercatore qualsiasi… Non scherziamo… Basterebbe ricordare che cos’era Brindisi alla fine di quel secolo. Vogliamo dire ancora solo un porticciolo di pescatori o poco più…? Il tempo della Valigia delle Indie arriverà molto più in là… Quindi Terra d’Otranto (imprinting stampato sulla dorsale della penisola salentino persino sulla stessa mappa oggetto della sua pregevole elaborazione).. Però si è inventato una terra di mezzo: Sant’Anna non può essere Torre Santa Susanna, che invece può tranquillamente essere quel Casalnuovo che Lei battezza come Manduria. C’è un altro Casal tra Francavilla e Oria che potrebbe essere identificato con la magnifica città della Fonte di Plinio e delle Mura Messapiche, per una collocazione più probabile… E ancora: che località è “San Gianazzo” e a quale provincia la attribuirebbe, nella sua ipotetica suddivisione…?
    La invito ad un sopralluogo sulla zona per verificare di persona che le inesattezze rilevate potrebbero avere una certa qual loro ragion d’essere. Naturalmente sempre solo dubbi, certezze mai..

    • Ritengo valide le osservazioni da lei fatte a proposito dell’identificazione di Torre S. Susanna con Casalnovo e di Casal con Manduria e, nel ringraziarla, le comunico che ho già provveduto, citandola, ad apporre anche all’altra sezione interessata le dovute rettifiche. Spero, inoltre, di aver superato l’esame relativo a S. Gianazzo … Per quanto riguarda, poi, l’utilità dei sopralluoghi, le faccio presente che pure per alcune località la cui identificazione è certa la dislocazione sulla mappa risulta a dir poco discutibile e l’inconveniente permane anche ruotandola perché assuma lo stesso orientamento di quelle attuali.
      Detto questo, debbo confessare che non ho trovato per nulla “originale” e “pregevole” il sarcasmo che sottende tutto il suo scritto, a cominciare dai “complimenti di rito” per giungere al finale “Naturalmente solo dubbi, certezze mai …”. L’acme, però, lei crede di averlo toccato laddove mette in campo “quel Benito di un Mussolini” (locuzione che in sé, lo dico sinceramente, mi fa nutrire invidia nei suoi confronti se ne è l’autore) con tutti gli addentellati che seguono.
      Sono costretto, però, a tal proposito, servendomi della sua stessa arma, a dire che evidentemente tutti i lettori (e, non dovrei dirlo io ma qui non posso farne a meno, non è stato uno sparuto drappello) meno lei si sono rivelati, almeno in questa circostanza, come sprovveduti perché hanno capito che il “provincia” del titolo sottintendeva “attuale”. E dire che avevo pure preso delle precauzioni mettendo volta per volta in testa all’elenco il toponimo odierno, reale o presunto, e, soprattutto scrivendo, proprio all’inizio di questa sezione relativa a Brindisi, “In un tempo successivo probabilmente i tre contributi scompariranno perché costituiranno un unico lavoro il cui titolo si riferirà, questa volta, alla Terra d’Otranto”…

  2. Buongiorno,
    da una mera osservazione di google map (con misurazione in miglia) e senza alcuna conoscenza storica particolare, personalmente desumo che S. Anna sia S.Vito dei Normanni e Busueglia sia Mesagne, poiché distano esattamente quanto indicato nelle due tabelle storiche rispettivamente da Ostuni (8m), tra di loro (9m) e da S.Pietro Vernotico (10m) e poiché si trovano in un logico e naturale percorso verso Lecce provenendo da Fasano.
    Peraltro S.Anna – Normanni e Busueglia- Mesagne potrebbero avere qualche assonanza per una persona di lingua straniera.
    Ho visto che S.Vito e Mesagne sono già riportate nella mappa, ma tale duplicazione errata è presente anche per Pulsano e Leporano nella provincia di Taranto che sono indicate due volte e con nomi leggermente diversi.
    Oltretutto noto che stranamente la distanza da Lecce ad Otranto è fortemente errata (12 miglia invece di 22 circa)

    Vi faccio i complimenti per l’articolo.
    Saluti

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