di Armando Polito
Angilberto del Balzo già conte di Tricase, Castro e Ugento dal 1463, conte di Copertino, Signore di Carpignano per concessione del fratello Pirro, signore di Galatola (oggi Galatone), Parabita, Locorotondo, Noja e Triggiano dal 1471, conte di Noja dal 1480, regio consigliere dal 1464 al 1484, ereditò divenendone il primo duca nel 1483, Nardò. Subì subito la confisca ma ricomprò il ducato dalla Regia Camera l’anno successivo. Fu uno dei principali artefici della Congiura dei Baroni (1485-1487) contro Ferdinando I d’Aragona re di Napoli. Arrestato nel luglio del 1487 morì, forse strangolato nel Castel dell’Ovo a Napoli su ordine del re, probabilmente nel 1491.
L’inventario dei beni mobili ed immobili fatto alla sua morte, conservato nella Biblioteca Nazionale di Parigi nella sezione manoscritti latini con la segnatura 8751 D (sul sito della biblioteca è presente ma il relativo link alla visione risulta corrotto), è stato recentemente pubblicato da Luciana Petracca (Gli inventari di Angilberto Del Balzo, conte di Ugento e duca di Nardò, Istituto storico italiano per il Medio Evo, Centro di studi orsiniani, Roma, 2013). Tra i beni mobili inventariati non potevano certo mancare i volumi della biblioteca a disposizione sua e di sua moglie (nell’inventario: tam domini quam domine=tanto del signore quanto della signora).
Un elenco dei manoscritti in volgare custoditi nella stessa Biblioteca Nazionale era stato pubblicato da Giuseppe Mazzatinti in Indici e cataloghi, V, Manoscritti italiani, Biblioteche di Francia, v. I, s. n., Roma, 1886, pagg. L-LI. Vi sono citati i codici 3, 4, 87, 581. In una nota il Mazzatinti ci informa che ad Angilberto appartennero anche i codici latini 2338, 3362, 3432, 3453, 4625, 6069C, 6161, 6618, 7676, 8015 e 8264.
Dei manoscritti in volgare ho reperito sul sito della citata biblioteca solo il 581 (http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b84333107/f1.image.r=nard%C3%B2.langEN)
e il 1016 (http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b84333248.r=angiliberto+del+balzo.langEN)
Il primo contiene il testo di un commento anonimo al Teseida del Boccaccio, il secondo il testo dei Trionfi del Petrarca. Le immagini che seguono si riferiscono al dorso, alla copertina e al taglio anteriori (la rilegatura in marocchino rosso, recante le armi e la cifra reali, è della fine del XVII secolo-inizi del successivo) e all’incipit del Teseida.
Dei manoscritti in latino ho reperito il 2338 (http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b90810670.r=Biblioth%C3%A8que+nationale+de+France%2C+D%C3%A9partement+des+manuscrits%2C+Latin%2C+2338+.langFR),
Eccone i rispettivi testi:
2338 Frammenti del Liber derivationum di Uguccione da Pisa (XII-XIII secolo), il Prognosticon di San Giuliano di Toledo (VII secolo), il Summa de exemplis naturalibus contra curiosos (incompleto) di Servasanto da Faenza (XIII secolo).
3362 Epistola de adventu Messiae di Samuele Marocchino (XI secolo).
3432 Quaestiones de iure canonico di Ugo di Argentina detto Ripellino (XIV secolo).
4625 Constitutiones Regni Siciliae.
7676 Etymologiae di Isidoro di Siviglia (VI-VII secolo).
Che questi libri siano appartenuti al nostro duca lo mostrano anche le note di possesso (tutte sul retto della prima pagina di guardia o di una delle successive) che di seguito riproduco in dettaglio per motivi di spazio, fatta eccezione per il 4625, sul quale non ne ho trovato traccia in nessun foglio.
1016 conte de ducente
2338 conte de ducente
3362 lo conte de docente
3432 lo conte de ducente
7676 conte de ducente
Già questi pochi volumi delineano, sia pure parzialmente, una certa sfera di interessi culturali, anche se per avere il quadro completo bisognerebbe passare in rassegna l’intero inventario, cosa che avrei fatto se il link fosse stato funzionante. Anche così, però, resterebbe il malizioso dubbio che pochi o molti di quei volumi siano rimasti intonsi e anche il loro esame diretto non sarebbe totalmente probante perché il logorio eventuale di alcuni, annotazioni o segni di qualsiasi tipo potrebbero essere dovuti all’uso fattone successivamente dagli altri detentori.
È tempo di passare alla misteriosa poesia? Sì, ma lo farò dopo … questa premessa (stavo per scrivere dopo la pubblicità), nella prossima puntata.
(CONTINUA)
[…] Su alcuni libri del primo duca di Nardò e una misteriosa poesia (1/2) […]