di Marcello Gaballo
E’ stata inaugurata a Maglie, presso la Libreria Universal, la mostra fotografica di Mauro Minutello, nostro validissimo collaboratore ed amico, che resterà aperta fino al termine dell’anno, con ingresso libero.
Con una soluzione originale e senz’altro piacevole, tra i libri troveranno posto alcuni degli scatti più interessanti dell’artista, che da tempo, timidamente e rispettosamente, esprime particolare sensibilità ed amore per la terra in cui vive ed opera.
Nelle fotografie di Mauro Minutello le persone sono assenti, emergendo invece le loro opere, specie quelle dei tempi che furono, le cui antichità sembrano sfidare l’obiettivo pur di evocare inconsapevolmente antiche nostalgie e perle di saggezza di abili costruttori e coraggiosi massari, specie quando il fotografo adopera sapientemente il bianco e nero, con inquadrature che trasformano quelle opere in icone di una mitica terra come il Salento, che Mauro ama e riesce ad immortalare, fino ad evocare il misticismo di luoghi e anfratti che solo lui sa scovare.
Una terra luminosa e distensiva la sua, straordinariamente ricca e generosa, tanto da offrire piante e animaletti che difficilmente si notano se non li si va a cercare, magari appostandosi per ore e giorni, come riesce a fare solo un innamorato.
Perchè di amore si tratta, e solo questo riesce ad esaltare pietre a secco e pajare, giunchi e acquitrini, fichidindia e corbezzoli, rivalutando anche l’ultima foglia della vite che la stagione ha destinato alla fine.
Un occhio di riguardo Mauro lo riserva all’ulivo, l’eterna pianta che gioca a mettersi in posa, provocando la fantasia dello spettatore con le sue innumerevoli rughe, tronchi e fronde rabbiose e fragili, protese verso quel cielo che solo questa terra tra i due mari possiede, piantati in quelle distese senza tempo che richiamano il senso della vita, reclamando il diritto alla libertà di epressione, trattenendosi a forza tra le rosse zolle dell’arida terra salentina, con una lotta perenne con quanti li vorrebbero sradicati per farne buona legna da ardere.
Visitare una mostra di Mauro equivale ad un percorso nella memoria e negli ideali del Salento, tra simboli contraddittori del nostro vivere quotidiano che potrebbe sedare l’ansia dilagante, che certamente scemerebbe di fronte a quelle scenografie affettuosamente immortalate, senza distinzione tra terra e mare, sabbia o scogli, città o campagna.
Una visita alla mostra è il minimo che si possa fare, magari lasciandosi dietro la frenesia degli acquisti natalizi, alla ricerca di luoghi e paesaggi che difficilmente qualcun altro riesce a presentare così bene.
Concordo perfettamente con il presidente della Fondazione, il dottor Gaballo, da sempre dedito alla ricerca di chi, complice virtù e sensibilità, è capace di farsi interprete di ogni espressione dell’arte, e la Natura lo è. Arte sacra agli uomini. Mauro Minutello ne è sacerdote, amante, diacepolo fedele e studioso. La sua fotografia è instancabile, mai ripetitiva e sempre narrativa. Invitare lo sguardoa far banchetto in mezzo alle sue forme e ai suoi colori è come camminare nel Salento dei fili d’erba e delle nuvole, della storia e del presente, del vento profumato e della vita illuminata a festa. Perché lo stato d’animo del visitatore della Mostra Fotografica di Mauro sarà festoso, acceso da così tante riflessioni da sentirsi felice di appartenere al mondo, il mondo svelato da un grande poeta dell’immagine e dell’immaginazione.
Bellissima recensione. Meravigliose le fotografie scelte per documentarla. Complimenti sinceri all’autore delle foto e a colui che ne ha saputo cogliere lo spirito.