di Andrea Fachechi
Da bambino quando giocavo per strada, guardavo con rabbia a quei bambini che avevano la fortuna di possedere un pallone e che quando la partita prendeva una piega che non li soddisfaceva, si prendevano il pallone e se ne andavano, impedendo di fatto a gli altri di giocare. Oggi invece guardo con compassione chi, ormai cresciuto, si comporta in egual modo dimenticando che ognuno ė il pallone di se stesso.