Da Napoli al Salento il meridione è stracolmo di rifiuti interrati

ph Mauro Minutello
ph Mauro Minutello

di Gianni Ferraris

Al link http://www.vocepertutti.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=947%3Acampania-ecco-alcune-aziende-che-hanno-sversato-rifiuti-tossici&Itemid=63 troviamo un primo ed assolutamente provvisorio elenco di aziende dedite allo smaltimento illegale di rifiuti tossico nocivi. Oggi escono le dichiarazioni di vari pentiti che ammettono dove, come e quando hanno seppellito fusti e altre porcate, ultimamente è stata desecretata quella di Schiavone che disse alla commissione antimafia quel che conosceva, aggiungendo “entro vent’anni là moriranno tutti per cancro”. La politica si prese la briga di segretare tutto quanto. Forse perché il popolo deve rimanere bue.

Da Napoli al Salento il meridione è stracolmo di rifiuti interrati che provocano cancro. E’ infatti conclamato l’aumento di tumori in terra salentina, come evidenziano ricerche e dati. Anche un pentito della Sacra Corona Unita ha dichiarato di essere stato autore di seppellimenti in zona Casarano.

Neppure le proteste delle popolazioni della terra dei fuochi sono state ascoltate, è stato necessaria la pubblicazione delle rivelazioni Schiavone per creare un “minimo” scandalo.

Le parole del camorrista pentito le troviamo al ink: https://www.dropbox.com/s/2bgys8sh51jfprn/schiavone.pdf

Una prima domanda: perchè il deputato Gianfranco Saraca (UDEUR), i Senatori Giovanni Lubrano Di Ricco (Verdi, l’Ulivo), Roberto Napoli (UDEUR) e Giuseppe Specchia (AN), presenti all’interrogatorio Schiavone  hanno deciso di segretare tutto?

Dall’elenco pubblicato da “voce per tutti” si evince che i tossici nocivi arrivavano da tutte fabbriche del nord, compresa l’ACNA di Cengio, già tristemente nota alle cronache sanitarie piemontesi.

Leggere e memorizzare quell’elenco è istruttivo. Insegna come certo capitalismo non guarda in faccia a nessuno, come per quei signori e per le mafie sia importante solo ed esclusivamente il guadagno. In estrema sintesi, si impara come siano identici esecutori e mandanti, stessa vis mafiosa. Per avere un termine di misura possiamo dire che un fusto interrato al sud costava al mafioso dirigente dell’ACNA, la somma oggi quantificabile in 500 euro, contro i 2000 euro dello smaltimento legale. A questo punto chi è più mafioso di chi?

Ancora stiamo ad ascoltare gli eredi di Renzo Bossi che dicono che il meridione è una palla al piede? La mafia al nord esiste da sempre, perchè questi sono comportamenti mafiosi a tutto tondo. A dimostrazione dei comportamenti collusi e vili cito i cinque ammazzamenti dell’ultimo mese a Milano e nel suo hinterland, dove edilizia, molti centri commerciali, sale gioco, compro oro, movimento terra, finanziarie ecc. senza generalizzare, per carità, ci sono anche finanziarie non mafiose, compro oro non collusi, però esiste una zona grigia che passa attraverso alcune di quelle attività,  sono la linfa che nutre le mafie.

A fronte delle sparatorie milanesi la risposta è stato il silenzio, come silenziosi sono i taglieggiati. A nord come e forse peggio che a sud. Peggio perchè si continua a dire da molte parti che la mafia non riguarda il nord. Peggio perchè i rifiuti maledetti provengono dal profondo nord.

Altro capitolo è la politica. Quando finalmente venne chiusa l’ACNA di Cengio che colorava ogni giorno di tinte diverse il Torrente Bormida, ci fu la bonifica. Chi, come, e dove si bonificò? A chi vennero affidati i fanghi da smaltire? Chi pagò e chi prese mazzette per non vedere? E ancora, nei comuni dove si sono seppelliti tossico nocivi in meridione come in settentrione, gli amministratori mai si accorsero di centinaia di camion che vagavano la notte per le campagne? Chi prese mazzette per non vedere?

Perchè è stato ammazzato il consigliere comunale di Ugento Peppino Basile che denunciava movimenti strani?

L’impressione è che ci siano collusioni talmente ampie da sembrare invincibili, la certezza rimane invece che a crepare di cancro siano i cittadini tutti. Chi mangia i pomodori distribuiti a livello nazionale? Chi i pesci pescati nello stesso mare dove le mafie affondavano navi cariche di fusti? E le mozzarelle di bufala campane da dove arrivano? Quale erba brucano le bufale? Quella delle cave riempite e ricoperte forse? E ancora, sotto le autostrade del nord, nelle fondamenta delle nuove costruzioni per l’expo, sotto i grandi centri commerciali, cosa c’è? Chi si è occupato del movimento terra? E’ un caso che la camorra e la ‘ndrangheta in Emilia, in Lombardia, Piemonte e Liguria si occupassero proprio di quel settore? Chi fa buche e poi deve riempirle, cosa ci mette dentro? Chi controlla?

E ancora una domanda sorge spontanea: come può rimanere in Senato un ex premier che aveva alle sue dipendenze il signor Mangano poi condannato per mafia? E’ possibile tollerare questi intrecci senza che neppure un piccolo sospetto sorga? E come mai nessuno si sente in dovere di dimettersi e di lasciare il posto a persone senza sospetti?

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