La Fiera di San Vito a Ortelle (Le), in mostra i prodotti dell’agricoltura, dell’artigianato e dell’allevamento, locali e salentini.
In ricordo di Giorgio Cretì.
di Poalo Rausa
Torna dal 24 al 27 ottobre ad Ortelle, un paesino a sud-est in provincia di Lecce a metà strada fra gli insediamenti messapici di Vaste (Basta) e di Castro Marina (Castrum Minervae), un qualche migliaio di abitanti, territorio prevalentemente agricolo e fecondo di artisti – tacendo dei viventi, è necessario citare almeno il pittore Giuseppe Casciaro (Ortelle, 9 marzo 1861 – Napoli, 25 ottobre 1941), l’avvocato e benefattore Francesco De Viti (Ortelle, 4 giugno 1875 – Ortelle 19 Luglio 1919) e da ultimo, non per importanza, Giorgio Cretì (Ortelle 1933 – 9 gennaio 2013), giornalista, fotografo e scrittore, amante della sua terra al punto di aver rivolto il suo esclusivo interesse alla cucina salentina, alle ‘erbe e malerbe’ (il titolo di un suo saggio) e all’epopea dei vinti, in racconti e in romanzi (di ‘Pòppiti’ si sta proponendo la ripubblicazione a cura del Comune e della Fondazione di Terra d’Otranto e la rappresentazione teatrale su testo della scrittrice Raffaella Verdesca e regia di Paolo Rausa).
Intorno al Santuario di San Vito e Santa Marina, costruito poco dopo il 1770, e alla cripta della Madonna della Grotta del XIII secolo, su un sito di culto preesistente di epoca messapica e forse preistorica, si è sviluppato questo luogo di scambio o mercato la cui data di origine si perde nella notte dei tempi.
Questo spazio diviene per alcuni giorni, verso la fine del mese di ottobre – quest’anno dal 24 al 27 – , capitale del maiale ospitando la tradizionale Fiera di San Vito, una delle più antiche del Sud Italia. La manifestazione si fregia del riconoscimento di “Manifestazione Fiera Regionale” e si prepara a divenire riferimento per le fiere tradizionali dei paesi del Mediterraneo meridionale. Piatto forte, oltre all’esposizione di prodotti agricoli e artigianali, è la carne di maiale, preparata e servita in svariate modalità, dalle più tradizionali (lessa e servita con sale e pepe a volontà) alle più originali, che ne valorizzano sapore e proprietà.
La fiera di San Vito però non è solo gastronomia. Oltre alle prelibatezze culinarie, infatti, offre diverse iniziative di arte, cultura, musica tradizionale (protagonisti saranno Nandu Popu dei Sud Sound System che presenta il libro “Salento fuoco e fumo” e il gruppo degli Aria Corte) e riti sacri.
Spazio anche ad un concorso di fotografia, aperto ai fotoamatori con l’esposizione degli scatti che hanno ripreso la fiera negli anni precedenti, mentre un premio è previsto per lo scatto più significativo che riprende l’evento di quest’anno.
La Fiera di San Vito è organizzata con la collaborazione di Mercatini nel Salento. Info: Comune di Ortelle, Pasquale De Santis, tel. 329.2740780 – infofiera@comune.ortelle.le.it).