di Andrea Calabrese
L’asfalto non riflette
l’attesa che rallenta,
non rispecchia
il tempo imminente,
le parole vane,
gli ossimori permanenti.
Cadono nel vuoto
i rimpianti e i pentimenti
e il mio sguardo accarezza
capelli che sanno
di burrasche lontane
e di fichidindia.
I tuoi occhi inconsapevoli
smarriscono,
mentre ti osservo
in silenzio
attraverso vetri diafani
di un pomeriggio di solitudine.
Occhi.
Gli occhi fissano il tempo e giocano con le emozioni nell’illusione di allontanare l’assenza.Ma ciò che ci manca è quel che non siamo,…non più.