Dall’epistolario manoscritto “Bigliettini per Nino”
Carissimo Nino,
ti sei mai accorto di quanto sei felice
quando ci troviamo nella necropoli di Vaste?
Rondone che calato a picco
increspa l’immoto delle tombe aperte a libro
ti fondi ogni volta al fiato dei millenni,
quel fiato
che mentre gronda offerta
per chi è lesto
a vibrare al tocco degli enigmi,
per altri diventa avaro e inocula paura,
voce che insidia
la troppo umana prosopopea
di chi s’illude di possedere il tempo
come asino prono ai suoi comandi.
Giulietta
Copertino, 12 agosto 1998