di Stefano Manca
Ho incontrato al supermercato Concettina, un’anziana donna che vive nel mio quartiere. Mi ha detto che ieri in televisione ha visto “quel programma di Canale Cinque, Le Iene”.
“Italia Uno, Concettì: Italia Uno”, l’ho corretta.
“Ah già, Italia Uno. Insomma, c’erano i bambini di una scuola che non avevano da mangiare e quello ha detto: noi siamo delle Iene”.
Avevo seguito anch’io quella vicenda ma non volevo interromperla. Concettina si riferiva a quello che sta accadendo a Vigevano, dove il sindaco leghista Andrea Sala si rifiuta di coprire le spese per la mensa scolastica dei bambini delle famiglie meno abbienti. All’ora di pranzo la scena da quelle parti è pertanto questa: i bambini “ricchi” a tavola e quelli “poveri” in un angolino. Concettina mi ha raccontato che da bambina a Piazza Umberto (la piazza che ospita lo storico istituto scolastico della mia città) gli scolari poveri come lei andavano al refettorio e c’erano pasti caldi per tutti.
“Oggi è tutto al contrario. Anziché dare da mangiare ai poveri fanno mangiare i ricchi. Non si capisce niente”, ha detto sconsolata spingendo il carrello.