Appuntamento a Lecce, nel giardino di Astoria cafè, Largo Porta San Biagio, Venerdì 4 ottobre 2013, alle ore 19:00 per la presentazione di NeroNotte “romanza di amore e morte” dello scrittore, giornalista Paolo Vincenti, per le edizioni Libellula 2013.
L’incontro è organizzato da L’Officina delle Parole di lecce, il Caffè Letterario Mimose e Astoria cafè.
Durante la serata converserà con l’autore la giornalista Pompea Vergaro;
l’antropologa Elisabetta Opasich leggerà dei brani scelti dal volume.
“NeroNotte” Romanza di amore e morte, l’ultima fatica letteraria di Paolo Vincenti, il quale vanta una ricca produzione letteraria tra pubblicazioni e collaborazioni con riviste del settore, è un racconto lungo avvincente, dove il lettore rimane allacciato fino all’ultima pagina. Uno dei segreti del successo di questo libro, come lo dimostrano i commenti critici, è che la scrittura dell’autore è come un fiume in piena, in costanti cambi di ritmi e tempi, tra un capitolo e l’altro, tra avvicendamenti di narrativa, poesia e prosa.
Il linguaggio dotto, arricchito da citazioni artistiche, musicali, letterarie e latinismi contribuiscono a incuriosire e, nel medesimo tempo, ad ampliare il bagaglio culturale di chi si appresta alla lettura.
Il canovaccio del libro è costruito su una intera notte vissuta dal protagonista Ermanno il quale si interroga sul senso della propria vita non priva di ambiguità e dalle figure che, in un certo senso, hanno segnato la sua esistenza: dalla famiglia, genitori e moglie, all’amante e agli amici, toccando nel vivo la sfera degli affetti, esistenziale e sociale.
“NeroNotte” è un racconto crudele, che offre numerosi spunti di riflessione sulla condizione umana, dove la possibilità di salvezza viene inesorabilmente schiacciata dalla difficoltà di comunicare e dalla mancanza di passioni vere, ma soprattutto, dalla mancata flessibilità verso la vita e consapevolezza che, tutto sommato, il più delle volte il proprio destino è tracciato dalle nostre mani e che solo a ciascuno di noi è dato il potere di “assoluzione”.(Pompea Vergaro)