Meno di due settimane fa ci siamo sentiti per telefono. Da Roma, dove si trovava per motivi di salute da qualche mese, sarebbe tornato a Copertino per sorseggiare il solito caffè al bar vicino la piazza. Mi avrebbe raccontato le sue vicissitudini trascorse tra un reparto e l’altro del policlinico romano, pronto per riprendere antichi progetti, accantonati per quella lenta meditazione di cui abbisognava.
L’inaspettato epilogo lascia sgomenti. Un altro amico se n’è andato. Ancora un amico che aveva voglia di vivere e che lascia il campo per altre praterie…
Nino è deceduto il 28 settembre a Roma, alle ore 9. I funerali si svolgeranno a Reggio Calabria il 2 ottobre, dove sarà sepolto nella tomba di famiglia.
Sono sinceramente dispiaciuto della scomparsa di Nino: non sapevo che stesse male. Non ci siamo mai visti di persona, ma in questi ultimi anni provavo per lui un affetto filiale che lui ricambiava con una premura paterna specialmente al tempo delle puntate di Piccoli seminaristi crescono.
Ci spiace tantissimo, non siamo riusciti a realizzare alcuni progetti già avviati… si parlava spesso di poesia, al mattino presto d’estate vicino alla fontana, la nostra fontana d’acqua fresca.
Ciao Nino, ciao.
Nino rimarrà sempre nel cuore per la sua generosità, disponibilità, eleganza e signorilità. Ciao Nino.
Ciao Nino adesso che non ci se più sento solo profonda tristezza.
Apprendo solo ora la tristissima notizia. Era da un po’ di tempo che non lo sentivo telefonicamente e mi ero ripromesso di chiamarlo ma le vicissitudini degli ultimi tempi mi hanno distratto da tantissime altre cose importanti. Ricorderò nonNino per sempre ed essere dispiaciuto della sua morte, forse, è da parte mia un po’ egoistico; ora lui passeggia in quelle praterie assieme all’amata Giulietta, quell’amata la cui morte aveva lasciato in lui una ferita aperta e sanguinante. Credo che ora sia sereno e felice. Ciao Nino, ci hai lasciato ma la tua poesia ci accompagnerà ancora per tantissimo tempo!
Ogni volta che immagino una storia d’amore eterna perso a Nino e al fatto che non si fosse mai rassegnato alla scomparsa della moglie.
Non sono un credende ma spero tanto per lui che da qualche parte ora si siano ricongiunti.
un pensiero a NINO che ho conosciuto su fb e subito stimato….che dire solo che ora sarà per sempre vicino alla sua amata Giulietta….R.I.P.
Gli amici di Copertino e dintorni parteciperanno domani, 2 ottobre, alle ore 19:00, ad una messa commemorativa presso la chiesa S. Maria ad Nives. Ciao Nino.
Mi ha colta con infinita tristezza, questa notizia, che ho appreso da poco.
Troppe stelle in cielo, una brillava solo per te. Ora quella luce si ricongiunge
per parlarci ancora del vostro infinibile amore.
Da qui Nino, l’abbraccio di tutti noi.
Un vento mi avvolge. Raccolgo i pensieri. Ricordo le nostre le affinità. Rimangono le dolcezze. Ritornano nella mente tante immagini di scrittura e luoghi. Una spiritualità ed un animo puro. Nino è Poesia. Custodirò con cura ed orgoglio nella rimembranza più cara la sua amicizia leale e gentile. Ciao Nino, un sorriso a te e alla tua amata Giulietta.
La notizia della morte di Nino mi addolora profondamente; ci siamo conosciuti alcuni anni fa, quando Giulietta pubblicò il magnifico volume Tre santi e una campagna; ho conosciuto la devozione e l’amore tra i due, e di entrambi per la poesia, la letteratura, l’arte, la scrittura. Era riservato, aveva un carattere non facile che esibiva con qualche rudezza, coerentemente con il suo aspetto severo, la lunga barba bianca, lo sguardo; sapeva, però, essere amabile anche se immerso in quella sua vita così piena di oggetti, di pensieri, di parole, e solitaria. Gli devo un abbraccio.
Eugenio Imbriani
Ho avuto la fortuna di conoscere Nino Pensabene nella sala d’attesa della radioterapia del policlinico Gemelli. Ci siamo incontrati soltanto un paio di volte perchè avevamo terapia in orari diversi, ma in queste due occasioni mi ha raccontato molto di sè, della sua adorata moglie, della sua fede. Diceva di aver vissuto con la moglie tante prove, ma ringraziava Dio di aver avuto tanto dalla vita. Aveva un modo di raccontare le cose così affascinante e completo che pareva di viverle. Ci siamo scambiati gli indirizzi di posta elettronica e mi aveva promesso di scrivermi e di farmi avere uno dei suoi libri non appena fosse tornato a Copertino ad occuparsi delle cose che amava. Gli ho scritto una mail, gi ho spedito un biglietto di auguri per Natale e soltanto pochi giorni fa, quando è tornato indietro il biglietto con la motivazione ho realizzato il perchè del suo silenzio. Quando l’ho conosciuto io, nello scorso mese di agosto, non aveva più la severa barba di cui andava fiero, era bruciato dalla radioterapia, ma non credevo stesse così male. Forse è subentrata qualche complicazione, proprio non so cosa pensare.
So di certo che ora sarà felice, di nuovo con la sua Giulietta. Un forte abbraccio.
Rita Colantoni
p.s. Qualcuno sa dirmi dove posso acquistare uno dei suoi libri? Grazie.