di Armando Polito
Questa volta, dopo le due foto d’avvio, mie, che hanno il compito di stimolare l’appetito …, comincerò dal presente, anche se geograficamente piuttosto lontano da noi, sfruttando le risorse che la moderna tecnologia offre. Poi andremo a ritroso nel tempo per tornare, infine, nuovamente ai nostri giorni e constatare amaramente che, nonostante tanta tecnologia, tutto il mondo, nel peggio, è paese …
Comunicazione di servizio: per brevità (altrimenti più che un post in più puntate questo scritto rischia di diventare una telenovela), delle fonti riporto solo la mia traduzione. Non pretendo che mi si creda sulla fiducia, perciò chi fosse interessato al testo originale non ha che da chiedermelo.
Digitando side in https://maps.google.it/maps? e selezionando tra le opzioni predefinite Side, Turchia, apparirà una schermata da cui ho tratto il dettaglio che segue.
Cliccando ripetutamente sul segnacolo A evidenziato in rosso otterrò un progressivo ingrandimento. Ne segue uno intermedio.
Signori, siamo sulla costa orientale dell’Asia Minore, in Turchia. Ecco, dall’opzione satellite, l’immagine reale dall’alto.
Cliccando su foto in alto a destra verranno evidenziati dei punti di particolare interesse grazie a miniature, cliccando sulle quali si avranno foto pienamente fruibili.
Lascio a voi la libertà di procedere a vostro comodo in questo tipo di esplorazione. Io, un po’ perché le immagini così ottenute recano simboli estranei ma soprattutto perché l’esigenza di brevità mi costringe all’essenziale ricorrerò ad una batteria di foto tutte tratte da wikipedia.
Già mi pare di sentir dire: -Ma questo, dove ci ha portato?-. Al lettore più attento non sarà sfuggito che la miniatura col segnacolo rosso dell’immagine precedente lasciava intravvedere una serie di colonne, naturalmente antiche …
Signori, siamo a Side (nella sua parte antica) e il primo contatto è col teatro romano. Dopo il dilettevole poteva mancare l’utile, cioè il solito acquedotto, sempre romano? Eccovi serviti.
E la religione, dove la mettiamo? Ecco ciò che resta di un ninfeo che, come dicono quelli che sanno parlare, è una costruzione di forma rettangolare o circolare o ellittica, spesso absidata, con nicchie e prospetto architettonico a colonne, contenente una fontana.
Rimane, per essere estremamente schematici, la politica. Ecco, allora, l’agorà (la piazza, per coloro che si esprimono solo in italiano, la chiazza per coloro che ancora apprezzano e coltivano il dialetto della propria terra).
Quanto già visto basterebbe per intuire che la Side dell’epoca Romana non era una cittadina qualsiasi. E la foto che segue, raffigurante la porta principale, ne è un ulteriore riscontro.
E prima della conquista romana di tutta la regione (Panfilia) avvenuta ad opera di Pompeo nel 67 a. C. nel corso della guerra contro i pirati? Basta dire che essa batteva moneta, come vedremo nella prossima puntata.
(CONTINUA)
per la seconda parte: https://www.fondazioneterradotranto.it/2013/09/20/la-seta-il-melogranola-melagrana-26/
per la terza: https://www.fondazioneterradotranto.it/2013/09/23/la-seta-il-melogranola-melagrana-36/
per la quarta: https://www.fondazioneterradotranto.it/2013/09/29/la-seta-il-melogranola-melagrana-46/
per la quinta: https://www.fondazioneterradotranto.it/2013/10/04/la-seta-il-melogranola-melagrana-55/