di Armando Polito
Non è, per fortuna, la segnalazione del degrado di un dettaglio ma la dimostrazione, ove ce ne fosse bisogno, che la lettura non è solo quella che facciamo grazie agli occhi: ne esiste una successiva, quella della mente, ed entrambe sono strettamente correlate: se non ci fosse quella sensoriale, l’altra non potrebbe esistere, ma senza quest’ultima la prima sarebbe un’operazione pressoché inutile, a meno che non si tratti del sottrarci ad una macchina che sta per investirci o ad un concio di tufo che sta per caderci in testa.
Vi pare questa un’affermazione originale e rivoluzionaria? E quest’altra, allora? Non abbandonate la lettura perché oggi mi sento più in forma del solito a sparare banalità.
Ecco così io stesso mi sorprendo, dopo aver discettato tanto profondamente di lettura, ad affermare che testo nel suo significato più banale è semplicemente uno scritto, da un disegno di legge o un manifesto elettorale ad un trattato filosofico (chissà perché mi son venuti in mente questi estremi …), da una dichiarazione di guerra ad una lettera d’amore. La parola, però, recupera tutto il suo spessore col significato etimologico [dal latino textu(m), participio passato di tèxere=tessere] per cui testo è tutto ciò che esibisce, più o meno palesemente, un intrico di reciproche dipendenze ed allusioni della cui trama l’arte in particolare e la bellezza e, in ultima analisi, l’intelligenza si giovano.
Tutto ciò che ci circonda, perciò, che sia manufatto dell’uomo (in gioventù l’avrei scritto con l’iniziale maiuscola …) o creazione della Natura, è un testo alla cui lettura dovremmo sentirci stimolati, con quella umiltà che dovrebbe accompagnarci sempre, specialmente quando tentiamo di percorrere sentieri in cui per nostra formazione culturale non è agevole districarsi.
È ciò che mi accingo a fare col dettaglio nominato nel titolo ripetendo la procedura di ogni comune mortale, cioè leggendolo anzitutto sensorialmente attraverso un progressivo avvicinamento fotografico (ne approfitto per ricordare che tutte le foto utilizzate allo scopo, meno le ultime due dell’ultima parte che sono, come a suo tempo si vedrà, chiaramente d’epoca, sono mie e risalgono al 2000).
Il balcone balaustrato è sorretto da otto mensole figurate disposte in coppie. La prima e la seconda coppia da una parte e la seconda e la terza sono equidistanti ma l’intervallo tra la seconda e la terza è leggermente superiore coincidendo con la luce maggiore del portale rispetto a quella delle due finestre. Il dettaglio che qui prendo in considerazione è, a partire da sinistra, la seconda mensola della prima coppia o, è lo stesso, la seconda della serie completa.
Chi mi legge a questo punto si starà chiedendo come mai ho concentrato la mia attenzione su questa seconda figura e non sulla prima o sulle altre. La risposta è molto semplice: è l’unica che presenta il motto, elemento di primaria importanza nel processo di identificazione. Esso nel nostro caso consta di due parti; la superiore: ESTA’/E INVERNO, l’inferiore: LA MORTE/E LA VITA.
La speranza è che questo testo sia il punto di partenza per comprendere quello più ampio rappresentato dalla figura e quello ancora più ampio (vogliamo chiamarlo contesto?) rappresentato dall’intera decorazione della facciata che cronologicamente si colloca tra la fine del XIX secolo e l’inizio del successivo.
Non mi risulta che questa lettura sia stata tentata da altri e, comunque, chiedo scusa in anticipo per qualche svarione che dovesse suscitare la sacrosanta reazione di qualche addetto ai lavori, che fin da ora autorizzo, nel caso, ad usare pubblicamente tutti i titoli più offensivi a sua disposizione.
(CONTINUA)
seconda parte: https://www.fondazioneterradotranto.it/2013/08/11/quella-seconda-mensola-del-balcone-del-castello-di-nardo-26/
terza parte: https://www.fondazioneterradotranto.it/2013/08/12/quella-seconda-mensola-del-balcone-del-castello-di-nardo-36/
quarta parte: https://www.fondazioneterradotranto.it/2013/08/13/quella-seconda-mensola-del-balcone-del-castello-di-nardo-46/
quinta parte: https://www.fondazioneterradotranto.it/2013/08/19/quella-seconda-mensola-del-balcone-del-castello-di-nardo-56/
sesta parte: https://www.fondazioneterradotranto.it/2013/08/20/quella-seconda-mensola-del-balcone-del-castello-di-nardo-66/