Egr. Presidente Regione Puglia
Egr. Presidente Provincia di Brindisi
Egr. Presidente Provincia di Lecce
Egr. Presidente Provincia di Taranto
Egr. Sindaco di Brindisi
Egr. Sindaco di Lecce
Egr. Sindaco di Taranto
OGGETTO: Lettera aperta per candidatura della Terra d’Otranto a Capitale Europea della Cultura 2019.
Egr. Rappresentanti delle Istituzioni,
il prossimo 20 settembre scadranno i termini per la candidatura di una città a Capitale Europea della Cultura 2019.
Sarebbe un importante riconoscimento se la scelta di chi dovrà esaminare le varie proposte premiasse il nostro territorio che da decenni ha iniziato un percorso di rivalutazione delle proprie peculiarità storiche, culturali e paesaggistiche.
Il Salento, però, è anche una vasta area con grossi problemi relativi alla tutela ambientale che vede negli insediamenti industriali di Taranto e Brindisi i picchi di un inquinamento dagli effetti che superano notevolmente i relativi ambiti provinciali.
Merita un’osservazione più attenta Taranto balzata agli onori della cronaca internazionale per la “questione ILVA” e per le ripercussioni economiche, sociali ed ambientali che si potrebbero avere per la città con le scelte che si prenderanno.
Come più volte sottolineato da “ARCI-Biblioteca di Sarajevo” è necessario trovare il punto di equilibrio tra difesa del posto di lavoro e difesa dell’ambiente, del territorio e del paesaggio proprio come sono state trovate delle idonee soluzioni a problemi analoghi in altre parti dell’Europa.
Proprio il carattere internazionale di questa emergenza e l’importanza che assume la scadenza del 20 settembre dovrebbero spingere le Istituzioni ad unirsi superando logiche localistiche, o peggio ancora campalinistiche, presentando una candidatura che vada nel segno della rivalutazione culturale e sociale di un vasto territorio comprendente le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Sarebbe significativo, perciò, che queste tre città capoluogo venissero sponsorizzate insieme con la candidatura della Terra d’Otranto a Capitale Europea della Cultura 2019. Fu l’unità territoriale la spinta che portò a fare dell’Università di Lecce la nuova Università del Salento interessando le tre province citate e tale, secondo noi, dovrebbe essere lo spirito animatore anche in questa occasione.
La candidatura così proposta spingerebbe ad una maggiore coesione, non solo sotto il profilo culturale, e rappresenterebbe un volano per il rilancio dell’economia che stenta a decollare concentrando tutti gli sforzi tesi a portare la nostra terra in una vetrina internazionale di primaria importanza.
Questo è l’auspicio che “ARCI-Biblioteca di Sarajevo” esprime perché simile candidatura potrebbe rafforzare le speranze di una scelta che darebbe un giusto riconoscimento al lavoro di associazioni, cittadini ed Istituzioni che, al di là del loro colore politico, negli anni hanno perseguito la strada del rilancio culturale della Puglia come crocevia e punto di incontro dei popoli del Mediterraneo.
Maglie, 02 agosto 2013
Il Segretario
Giancarlo COSTA CESARI