di Stefano Manca
Mi è capitata tra le mani la relazione finale di un dossier sull’immigrazione in provincia di Lecce. Numeri molto interessanti. Due dati in particolare hanno colpito la mia attenzione. Il primo ha come fonte la Camera di Commercio di Lecce e risale, fresco fresco, al 30 giugno 2013: le imprese salentine avviate da extracomunitari negli ultimi dodici mesi passano da 4481 a 4750 (269 nuove imprese, +6%). Le imprese salentine avviate da italiani che hanno chiuso i battenti nell’ultimo anno sono invece 321.
L’altro dato invece è dell’Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità): gli stranieri in Italia pagano affitti più alti del 10-20%. Lecce rientra in queste percentuali.
Pertanto, quando uno, che per brevità e semplicità definiremo “di destra”, vi dirà che loro arrivano qui, aprono attività e gli italiani chiudono, sappiate che non è poi così sbagliato. E quando uno, che per brevità e semplicità definiremo “di sinistra”, vi dirà che loro arrivano qui e alcuni italiani furbi ne approfittano per affittare case malridotte a prezzi alti, sappiate che ha ragione pure lui.
Sappiate che hanno tutti ragione.