di Salvatore Calabrese
A proposito della torre costiera di Santa Maria dell’Alto, sulla quale nel giugno 2012 Salvatore Muci scrisse una ricca e dettagliata descrizione riguardo la sua
storia, vorrei aggiungere alcune mie piccole annotazioni relative
all’uso ed alla funzione che questa torre ebbe durante l’ultima
guerra mondiale. Vecchi ricordi e notizie frammentarie che sopravvivono da dettagliate descrizioni e foto tramandatemi da mia mamma e dai miei nonni, che all’epoca abitavano in una tenuta agricola delle Cenate Vecchie (contrada Vernaglione).
Durante il secondo periodo bellico degli anni 40 del secolo scorso,
la Torre dell’Alto (per il suo consolidamento strutturale, quasi
integro e comunque efficiente, per la sua strategica posizione posta
in cima ad una rupe dalla quale si poteva e si può osservare tutto il
golfo di Gallipoli, con vista che liberamente spazia da Taranto alle
coste lucane e calabresi), fu utilizzata dai comandi militari della
marina italiana come postazione fissa di avvistamento e di controllo
su tutto il mare prospiciente.
La torre era abitata da un un gruppo di marinai, comandati dal sottufficiale Gaetano Castellano di Meta di Sorrento, i quali utilizzavano l’acqua potabile piovana sita in un cisternone posto nelle fondamenta della Torre, che attingevano tramite dei secchi collegati a delle lunghe funi; per la cucina utilizzavano invece
un camino posto al piano superiore.
A conferma di ciò allego una foto del 1943 comprendente il gruppo dei marinai che in pantaloncini posavano sui gradini della scala. Il primo, in basso a
sinistra, è il comandante Castellano; gli altri sono i suoi subalterni, uno dei quali tiene in braccio un cagnolino che avevano adottato come mascotte del gruppo.
Dopo quel periodo, nel 1958 e nel 1963 il comandante del
gruppo, Gaetano Castellano, insieme alla sua famiglia, tornò come
ospite nella casa dei miei nonni per rivedere quei posti e per farli
conoscere a sua moglie e alle sue ragazzine, una delle quali la
scorsa estate, dopo 49 anni, è ritornata ed è stata mia gradita
ospite.