di Paolo Vincenti
Francesco Politi (1907-2002), nato a Taurisano, germanista, docente universitario, fu saggista, autore di numerosi contributi, in particolare sulla letteratura tedesca e sulla letteratura inglese. Fu poeta e promotore culturale all’estero, soprattutto in Germania. Come italianista, pubblicò diversi studi su Dante, Bandello, Ariosto, Goldoni, Carducci, Pirandello, e numerose traduzioni. Sterminata la sua produzione, peraltro non raccolta mai in bibliografia. Lunghissima la sua collaborazione con le pagine di “Presenza Taurisanese”, mensile di politica, cultura e attualità diretto da Gigi Montonato.
“Presenza Taurisanese” dedicò allo studioso, subito dopo la morte, avvenuta a Roma, una plaquette con numerose e qualificate testimonianze e poi, nel 2007, in occasione del centenario della nascita, un volume intitolato “In memoria”, con saggi di Donato Valli e Mario Marti e postfazione di Gigi Montonato.
Questo libro, con il ricordo dei figli, Marco e Alessandro, raccoglieva testi e traduzioni del professore ed è la più completa testimonianza su una personalità davvero poliedrica come quella di Francesco Politi, medaglia d’oro (insieme all’altro illustre taurisanese Antonio Corsano, storico della filosofia), targa d’argento e attestato di civica benemerenza del Comune di Taurisano. Politi , da poeta ( “beato tra i poeti” come dice Donato Valli), scriveva anche in dialetto salentino con assoluta libertà metrica e linguistica, e quindi riusciva sorprendentemente a passare dai classici latini, come Orazio o Lucrezio, alla lingua materna (o paterna), il cosiddetto “rusciaru”: anzi, compose addirittura un’antologia, “Poeti del mondo in dialetto salentino”, in cui rielaborava i più grandi e importanti autori della letteratura antica e moderna in dialetto (raccogliendo le traduzioni apparse su “Brogliaccio salentino”).
Nel suo ventennale sodalizio con “Presenza Taurisanese”, dal 1985 fino alla morte, in effetti, Politi esplicò sulle pagine della rivista le sue molteplici attività creative e culturali, soprattutto di traduttore e poeta. Ed ora, in allegato al numero di aprile 2013 della rivista, Gigi Montonato dedica all’amico scomparso un’altra pubblicazione, da lui curata, “Pirandello narratore e altri studi di italianistica”, uscita per le “Edizioni di Presenza”.
I testi qui riproposti, come spiega Montonato, risalgono agli anni tedeschi di Marburg Lahn e Monaco di Baviera, l’ultimo periodo trascorso in Germania da Politi prima di tornare in Italia per insegnare Letteratura Tedesca e Filologia Germanica all’Università di Lecce e riallacciare quindi quel cordone ombelicale mai reciso con la sua piccola patria, il taurisanese “borgo natìo (forse perché “I più grandi uomini sono sempre legati al loro secolo da una debolezza” si potrebbe dire con Goethe).
Si trovano nel presente opuscolo studi su Pirandello, su Aldo Palazzeschi, su Quasimodo e contributi di linguistica. Per avere uno spettro più completo della carriera di un illustre figlio della nostra terra ma cittadino del mondo, studioso di grande caratura, uomo di alto sentire.