di Pino de Luca
di Pino de Luca
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“Poi venne l’oblio e, con esso, l’ignoranza” scrive magistralmente Pino de Luca, amico di Borgagne e di Borgoinfesta . E gli fa onore questa testimonianza scritta con leggerezza e compatimento, da questo amico che più volte ha intessuto le lodi di questo paese descritto quale fervido, vivace, “autentico” tanto da entrare in Borghi Autentici d’Italia.
Le sue parole provano a consolare lo sconcerto per un azione sconsiderata, inimmaginabile e sconvolgente, avvenuta in un primo mattino di maggio, nel cimitero del paese: il taglio netto e totale di due cipressi antichi, posti chissà da quanto ai lati dell’ingresso nell’altro mondo…
Il legname era tanto a dire della vetustà dei due amici silenziosi abbattuti e un motivo accettabile si fa fatica a trovare….il vento a volte è impetuoso e cadono come pioggia le vecchie foglie dei cipressi a coprire il volgare asfalto e lo si considera “sporco” da pulire…ma può bastare questo perché sia deciso il loro abbattimento?…e lo sconcerto non trova ancora una ragione e una ragione “autentica” non c’è…se non in quello che icasticamente scrive l’amico Pino de Luca, a testimonianza che forse…”pietà l’è morta”.
Il legname era tanto, virgola…
altrimenti non si comprende la grandezza di questi due esemplari arborei che hanno accolto silenziosi varie generazioni di borgagnesi, ma non solo, nel luogo che una volta era di pace.
Scusate questa nuova mia intromissione, ma una virgola è una virgola e a qualcosa servirà…o no?