Prosa e poesia si susseguono nelle pagine con immagini di paese, pretesti d’incontri letterari, meditazioni quotidiane. Un piccolo viaggio nel sapere della filosofia e nel mondo suggestivo della poesia. La preoccupazione del poeta non è di piacere al lettore e carpirne la sua attenzione o benevolenza, piuttosto vedere attratto il lettore dal linguaggio affascinante della poesia che non vuole essere soltanto verità o dimensione visuale inoppugnabile del poeta, ma una traduzione della realtà purificata dai suoi stessi preconcetti.
Poesia, ragazza mia è il tentativo di far “ragionare” il lettore sul significato della poesia con l’intento di presentargli il linguaggio poetico molto spesso bistrattato, relegato nella periferia della letteratura perché considerato noioso e distante da quello comune. Per un poeta oggi è difficile dare un suono particolare alla propria voce, deve magari esasperarla al massimo sino alla stonatura, ma quando il canto si rafforza non sfugge, penetra dentro e il concerto inizia.
Il libro arricchito da citazioni di poeti, filosofi e scrittori diventa nella lettura un compagno fra le righe della poesia e della prosa, dove il poeta pur raccontandosi ed evidenziando le sue paure, le sue felicità, le sue meraviglie, traccia un sentiero di radicale adesione alla vita, parlando del mestiere di uomo e di quello di poeta.
L’incontro poeta -lettore non è mistificato, piuttosto legato alle cose pratiche della vita, muovendo verso la concretezza e il passo leggero d’una ragazza, la poesia. La poesia identificata con una ragazza, che non è una fata o un fantasma, ma una persona autentica, gioiosa, una delle tante.