di Floriano Cartanì
Febbraio si conferma un mese ricco di appuntamenti religiosi alquanto significativi per tutta la comunità carosinese, a cominciare da quello di oggi 3 febbraio, nel quale si celebra la festa in onore di San Biagio patrono della città.
La solennità rappresenta ancora una volta la possibilità per l’intera cittadinanza di offrire un segnale forte di unità, nella testimonianza del martire armeno, contribuendo a sottolineare quei momenti di profonda e vera fede religiosa che stanno caratterizzando sempre di più l’intera comunità negli ultimi tempi. A rafforzare questi propositi giunge, a poche settimane dall’insediamento in diocesi, la visita pastorale dell’Arcivescovo di Taranto S.E. Mons. Filippo Santoro, il cui incontro vuol rappresentare per l’intera collettività un dono di grazia ed un momento di accoglienza veramente speciali.
Come di consueto questa ricorrenza invernale della festa patronale di San Biagio privilegia la parte religiosa rispetto a quella prettamente civile, tant’è che dagli abitanti locali viene usualmente chiamata “San Biagio piccolo”, per distinguerla da quella più fastosa che si celebra nel mese di ottobre (“San Biagio grande”). Non va dimenticato, inoltre, che finalmente vi è la possibilità per i fedeli di poter usufruire del Cappellone di San Biagio, un’apposita cappella di antiche vestigia, restaurata di recente e riaperta al pubblico, che fu costruita nei tempi addietro per permettere a tutti i devoti di potersi raccogliere in religiosa invocazione.
La giornata di oggi giunge al culmine di alcuni momenti di preghiera e di riflessione appositamente preparati per l’occasione, non ultimo quello sulla stessa figura pastorale del vescovo, tenuto ieri sera da don Francesco Nigro.
Il programma della giornata, insieme alla processione nel pomeriggio per le vie principali del paese, è essenzialmente imperniato sulle Sante Messe ed in particolare su quella Vespertina delle ore 18,00 che sarà celebrata appunto dall’Arcivescovo. A seguire un breve saluto di S.E. Mons. Santoro alla comunità di Carosino, che già accorse numerosa il 5 gennaio scorso, giorno di insediamento dell’Arcivescovo in Concattedrale a Taranto.