di Daniela Bacca*
Gli itinerari dicembrini e natalizi a Lecce e nel Salento, sono tra i percorsi più ammalianti ed evocativi della cultura locale.
Ci si incammina nell’intimità dei borghi antichi e dei luoghi di culto, alla scoperta dei simboli e delle tipicità rituali e artistiche, sociali e religiose che fin dall’antichità raccontano il ciclo del calendario liturgico e tradizionale natalizio.
I percorsi tematici seguono originali atmosfere invernali riscaldate da immagini festose ed avvolgenti: la “via delle opere d’arte” che illustrano le storie dei tanti Santi celebrati nel mese di Dicembre ed il “ciclo della natività” di Gesù Bambino; la “strada dei presepi” culturali ed artigianali, di cartapesta, pietra e terracotta, tematici e viventi; il “calendario delle feste” nutrite da riti religiosi e pagani e degustazione di prodotti enogastronomici tipici preparati durante l’inverno ed in occasione delle festività.
Lecce è la “regina” salentina: il suo centro storico sembra un presepe blasonato, addobbato a festa con le sue delicate e raffinate luminarie lungo le strade e le piazze, e con le ghirlande ed i capitelli barocchi che arricchiscono i prospetti dei palazzi nobiliari e le facciate delle Chiese; esposizioni artigianali, mostre tematiche ed eventi musicali e teatrali impreziosiscono le sue scenografie urbane e culturali; le botteghe di cartapesta immerse a modellare e fuocheggiare “pupi” e presepi, e le prelibatezze dolciarie di pasta di mandorla e cotognate leccese sui banconi dei forni e delle pasticcerie, sprigionano i profumi ed i colori della bontà di un tempo che puntualmente si rinnova ogni anno con tradizioni storiche e culinarie. Barocco e balocco di gioie autentiche evocano le percezioni della bellezza e della nascita natalizia.
La Grecìa Salentina è il Natale contadino, un presepe sentimentale che richiama il ritorno ed il ritornello delle storie paesane e fiabesche, delle misteriose leggende folcloristiche e dei “cunti” delle donne con in mano il ricamo del bisogno e del passatempo: suggestivi centri storici e minute “case a corte” ospitano i presepi viventi, animati dai mestieri domestici intorno al focolare dove si impastano la pasta, il pane locale ed i dolci della festa, si cucina la “pignata” e si friggono le “pittule”; nei conventi si respira la spiritualità della Nascita, meditazione candida tra presepi artistici, storici e francescani che si incontrano tra aulici altari, silenziosi chiostri, verdeggianti giardini e sontuose navate; nelle stradine c’è il profumo del fuoco scoppiettante, ancora propiziatorio dei riti simboleggianti il nutrimento ed il rinnovamento, la purificazione e la speranza.
Il Sud Salento ricorda il presepe arcaico incastonato tra le tortuose stradine a labirinto dei centri storici, i muretti a secco e le pietre affioranti delle campagne, ed i belvedere paradisiaci dei “due mari”: incantevoli scorci paesaggistici su pendii e colline, pittoreschi borghi urbani e rurali, e deliziosi angoli marini ospitano rappresentazioni magiche degli uomini sapienti e laboriosi, impegnati nei dolci e faticosi mestieri agresti ed artigianali salentini ; tra i vicoli si respira il clima del silenzio e del lavoro offerti a Dio; nelle Chiese si intonano inni e canti gioiosi tra le immagini dipinte e modellate che narrano le storie evangeliche di Maria e del Bambinello.
INFO: PolisTurismo – itinerari tematici e visite guidate
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* Progettista di itinerari tematici, turistici e culturali; Guida Turistica di AssoGuide regionali di Puglia; Titolare della Polis Turismo – percorsi a tema e visite guidate