di Giacomo Cazzato
Quando si sogna insieme, si possono fare cose straordinarie. Aldilà di quello che poteva pensare l’allora ordinario militare 1 dell’approccio pacifista di Luigi Bettazzi e Tonino Bello alla guerra di Bosnia Erzegovina, il cristianesimo militante condiviso da questi ultimi e messo in pratica dal prete padovano Albino Bizzotto ha prodotto cose straordinarie nella guerra di Bosnia Erzegovina. Tanto straordinarie da coinvolgere persone di ogni credo e di ogni provenienza (una buona metà erano atei o non praticanti).
A Sarajevo, dopo la guerra tutto è cambiato, lì dove quattro religioni convivevano tranquillamente, dove l’etnia non era mai stata un problema, ogni nazionalismo si è accentuato, tutto è stato portato agli estremi. Ci sono stato da poco proprio con don Albino che con i suoi settantaquattro anni è un esempio vivente di una prassi cristiana carica di spinte verticali, lontana dalle vuote liturgie e dai bizantinismi cui spesso ci stiamo abituando. Quest’anno ricorre il ventesimo anniversario della prima eccezionale azione che diede vita ad una interposizione civile durata dal 1992 al 1997, con il servizio della posta, degli aiuti e le innumerevoli azioni dimostrative tra cui quella tragica che coinvolse il francescano Gabriele Moreno Locatelli. Vent’anni dall’ultimo anelito di pace di Tonino Bello, contributo straordinario alla carica eversiva dei Beati Costruttoti di Pace. La gente ricorda con affetto quegli italiani, tanti, che allora si ricordarono di loro.
Dal 6 al 10 dicembre saremo a Sarajevo, italiani, bosniaci, croati, serbi, cristiani, ebrei, musulmani, per ricordare a me che un vero cristiano deve esigere la pace, e agli altri che insieme si possono fare grandi cose anche nella più grande delle tragedie. Ricordiamo a Lecce quest’anniversario, con un po’ di conferenze incontri e spettacoli di teatro civile di alto livello in collaborazione anche con l’Università del Salento ed Amnesty International. Avremo come ospiti persone straordinarie, amici, con cui proveremo a dare una base di lavoro serio per la pace, che abbia i primi frutti qui, in Terra d’Otranto – le parole diventano ciance lì dove il mercimonio dei significati impera – proveremo a dare precedenza dell’atto al misfatto, ai discorsi sul fare. Un grazie a Marcello, che riserva sempre parole d’incoraggiamento.
3 dicembre 2012
H 10:30
Olivetani, Via San Nicola
Islam e Bosnia Erzegovina
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Alceo Smerilli / Facoltà di studi Islamici, Univ. Sarajevo
Daniele De Luca / Storia delle RR.II., Unisalento
H 17:30
Mon. Benedettine, Via delle benedettine
Sarajevo 1992: la marcia, l’interposizione civile
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Giacomo Cazzato / Link-Lecce
Giovanni Bongo / Pacifista e filosofo
Attilio Pisanò / Diritti Umani, Unisalento
Albino Bizzotto / Fondatore Beati i Costruttori di Pace, Padova
4 dicembre
H 17:30
Benedettine, Via delle benedettine
Presentazione del libro “Mister Sei Miliardi” di Luca Leone
Michele Carducci / Preside della Facoltà di Scienze FF. PP. SS.
Luca Leone / Infinito Edizioni, Scrittore, Giornalista
Antonio Bonatesta / Assistente Storia Contemporanea, Unisalento
Modera: Federica Ferri / Amnesty International
H 21:30
Manifatture Knos, Via vecchia Frigole
Presentazione spettacolo teatrale “La Scelta” con Marco Cortesi e Mara Moschini
con il patrocinio di Rai Segretariato Sociale e Amnesty International
5 dicembre
H 19:00
Circolo Arci ZEI, Corte dei Chiaramonte
Storie di un fotoreporter
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Mario Boccia / Fotoreporter freelance
Carlo Alberto Augieri / Critica Letteraria, Unisalento
Mostra fotografica di Lorenzo Fornari e Max De Giorgi / Spazio Sociale Arci ZEI
a seguire serata con musica bosniaca e degustazioni di cucina tipica bosniaca a cura di Romeo Morciano.