“Terra, stramaledetta terra del sud. Dura, secca, avara e amara. Voglio fuggire da queste zolle granitiche al sole e fangose alla prima pioggia, le mie mani e la mia schiena non te li regalo.
Mio padre e mio nonno e il padre di mio nonno te li sei mangiati brutta terra schifosa, li hai ingoiati, secchi di fatica e madidi di sudore.”
“Puoi fuggire quanto vuoi, piccolo umano, correre veloce come il lampo e nasconderti come un insetto stecco. Ma tornerai nel mio grembo, son qui da sempre, da prima di te, di tuo padre e di tuo nonno e del nonno di tuo nonno. Da sempre gravida di domani e divoratrice di ieri. Come puoi pensare che sfregiandomi e insultandomi cambierai l’ordine delle cose, tanti prima di te lo hanno fatto e tanti altri lo faranno, ma io ero e sarò qui il giorno dopo, tomba dei padri e puerpera dei figli.”
“Terra, stramaledetta terra del sud. Sei ingiusta e matrigna con i tuoi figli, prodiga e ridente con alcuni, tirchia e megera con altri. Che colpa hanno i tuoi figli del sud? Forse li hai concepiti controvoglia?”
“Ogni sud ha il suo sud, il mio seno è quello che è, oggi gonfio di latte domani secco e cadente, io non guardo chi è attaccato al capezzolo, se altri allattano prima di te e tu trovi poco nutrimento io non posso farci nulla…”
“Terra, stramaledetta terra del sud. Sei perfida, vuoi farmi litigare con i miei fratelli, ucciderli magari per avere il tuo latte. Genitrice incestuosa e meretrice, seminatrice di zizzania, vigliacca e necrofila…”
“Continui ad insultarmi, a dare a me le tue colpe … Miliardi di figli devo mantenere, e ognuno pensa a sé, vuole qualcosa per sé. Quanti fra voi pensano a me? Quanti fra voi ascoltano la mia sete, quanti mi assordano con il frastuono delle bombe e delle urla? Figli ingrati. Pensate che tutto vi sia dovuto, che nulla tocchi a voi, che una madre vecchia e piena di rughe sia brutta e cattiva. Vi conosco sai? Vi piacciono le mie parti più belle e le volete per voi, solo per voi, sottraendole ai vostri fratelli e cercando anche di toglierle a me. Siete avidi e vili, date a me le vostre responsabilità peggiori e vi assumete solo i meriti, se tali si possono chiamare.”
“Chiamerò i miei fratelli a raccolta e ti perforeremo, ti sventreremo, bruceremo le tue foreste e avveleneremo i tuoi mari, vedrai vecchia puttana come sarai ridotta, vedremo se sarai capace di avere ancora questo atteggiamento spocchioso …”
“Ah, Ah, Ah !!!”
“Ridi ridi vecchia strega …
“Piccoli stupidi umani, state tagliando il ramo su cui siete stati ospitati per millenni. Avete avuto in dono due cose: l’intelligenza e la boria, la prima potrà salvarvi e la seconda uccidervi tutti. Se rinunciate alla prima altri prenderanno il vostro posto, magari i ratti o magari gli scarafaggi. Che sono molto più rispettosi di voi nei miei confronti …”
“E se usiamo l’intelligenza?”
“Il mio grembo sarà prodigo di nuovi figli e il mio seno gonfio di latte per tutti, che io sono Tonda, il Sud e il Nord e l’Est e l’Ovest siete voi che lo avete inventato … Ma dovete usare molta intelligenza che i vostri padri sono stati molto molto stupidi, chiamali i tuoi fratelli e curati delle foreste e della purezza dell’acqua, cura le mie ferite e aiutami ad aiutarti.”
“E i miei insulti?”
“Una madre non serba rancore nemmeno verso il più discolo dei figli, una madre ama e basta …”
“Vorrei farti un regalo, terra del sud, magari un piccolo lago di acqua dolce e fresca, per ingentilire le zolle e far sudare meno chi ha scelto di donarti le mani e la schiena, come mio padre, mio nonno e il nonno di mio nonno, ci proverò modestamente, usando l’intelligenza che mi hai donato, amata madre mia, dura terra del sud.”