di Nicola Fasano
La mostra “Paolo Finoglio e il suo seguito” inaugurata l’8 settembre nella pinacoteca del castello Acquaviva di Conversano mette in luce alcuni aspetti soltanto lambiti nella grande esposizione sul pittore napoletano tenuta nel 2000, riguardanti il seguito dell’artista, le influenze e i reciproci scambi di Paolo Finoglio con altri artisti a lui coevi quali Carlo Rosa e Cesare Fracanzano.
L’evento espositivo è curato dalla cooperativa conversanese Armida con il contributo scientifico di Giacomo Lanzillotta e Francesco Lofano i quali si avvalgono di altri studiosi nei saggi critici e nelle schede del catalogo pubblicato per i tipi di Congedo.
Interessanti sono le indagini stilistiche e iconografiche sulla volta e sulle pale d’altare della chiesa dei Santi Medici, non sfuggite in passato all’acribia critica del compianto Michele D’Elia e di Pina Belli; lo studio della personalità del Maestro della Samaritana e dei seguaci di Paolo tra cui spicca un vero e proprio Alter ego del pittore.
L’alto profilo scientifico della mostra è testimoniato dall’esposizione di fonti d’archivio inedite del pittore particolarmente singolari e accattivanti, quali il commercio di seta che potrebbe spiegare la particolare abilità dell’artista nel dipingere preziosità seriche prendendo come modello per le sue composizioni i tessuti che arrivavano nel suo studio o la dote lasciata da Finoglio alla figlia Beatrice.
Tra i dipinti esposti si segnalano le varie copie di Cristo e l’adultera di Paolo Finoglio, l’inedita Consegna elle Chiavi a San Pietro ascrivibile alla mano del Maestro della Samaritana, oltre ad opere di Cesare Fracanzano e di Carlo Rosa.