a cura di Luigi Panico
“Lu Paniri te e site” coincide con il tramonto del secondo venerdì del mese di ottobre. E’ la festa dell’autunno, dei suoi sapori, dei suoi colori in una cornice che riporta indietro, alla civiltà contadina e pastorale. “Paniri te e site” è fiera-mercato la mattina della domenica (che rappresenta l’aspetto originario di questo appuntamento annuale), mentre è sagra contadina e del maiale la sera del venerdì, del sabato e della domenica.
Proprio con le prime nebbie d’autunno, tra le ultime vendemmie ed il maturare del cotogno e del corbezzolo, apre la sua ruvida scorza la rossa melagrana lasciando vedere i suoi meravigliosi frutti. E la melagrana, cui è titolatala Fiera, è la signora della festa. Una grande festa che celebra il vino, la buona antica cucina, il canto popolare: musica folk, liscio e pizzica, la possibilità di degustare carne di maiale cotta in vari modi – alla brace, “lessa” o “fervuta”, “cicore creste te campagna culla carne te porcu”, “pittule”, pezzetti di cavallo, pane di grano con ricotta forte e alici, lacci caldarroste e “pipirussi” (peperoni), mbruscatizzi (involtini di interiore d’agnello), tanto vino gratis. Stand gastronomici coperti.
L’organizzazione della Sagra viene curata dall’Associazione “Lu paniri te e site”che composta da oltre cento soci ed è stata costituita appositamente per questa manifestazione; non ha scopi di lucro ma devolve gli utili in beneficenza e per servizi utili alla collettività.
In occasione della fiera viene stampato poi un giornale locale a numero unico, tendente ad illustrare quanto di meglio si è fatto e s’intende fare oltre che curiosità, detti popolari, informazione, satira, cultura, poesia dialettale, articoli vari. Giornale questo atteso impazientemente da tutta la gente del luogo, viene distribuito nella mattina della domenica.
La foto è di Luigi Panico
Mia madre di Palmariggi, con la mente ritorno indietro con gli anni quando in compagnia di mio nonno Santo prendendomi per mano mi portava nella vicina Piazza dove la gente ballava e mangiava allegramente. Quest’anno per problemi familiari non ci sarò. Mando un caloroso saluto agli zii che vivono a Palmariggi ed alla ottima Organizzazione del “Lu Paniri te e site”.
Cav. Salvatore Toma
Ho avuto l’opportunità di concludere il mio cammino da insegnante nella scuola elementare presso la scuola di Palmariggi, negli ultimi sette anni. Ricordo ancora la gioia e l’entusiasmo con cui io e i miei scolaretti vivevamo i giorni che precedevano la fiera e quelli successivi, le attività per conoscere l’universo delle melagrane, l’allestimento della mostra didattica, disegni, pitture, fumetti, sul tema delle melagrane, per poi finire con lo sgranare e gustare i preziosi frutti fra i banchi di scuola, e non eravamo mai sazi. Gli amici mi chiedono: “Ti manca la scuola?”, rispondo: No, mi mancano i bambini che disegnano e sgranano melagrane”.
Ringrazio l’autore per aver sollevato, con il suo articolo, i ricordi.
TE LU PANIRI DE LE SITE
Palmariggi
è in festa
banchi adorni di melagrana
luccicano di rosso rubino
mentre i colori dell’autunno
si mescolano alla musica popolare
la sagra ” te lu paniri de le site”
è iniziata
il folklore riemerge
da un sonno profondo
si accendono le musiche
danze antiche
canti popolari
ci riportano
a civiltà contadine
piatti deliziosi
si posso gustare
con il frutto dell’abbondanza
e della buona sorte
mentre la pizzica
si perde nella notte
colorata di Palmeriggi
Lorenzo Pellegrini