Il castello di Oria, di origini sveve o normanne?
Costruito o ampliato da Federico II°?
di Franco Arpa
Pur nella consapevolezza che a qualcuno può dare fastidio che da un pò di giorni continuo a parlare del castello di Oria, non posso non pubblicare alcune considerazioni che ho fatto dopo aver letto articoli di diversi storici vissuti in varie epoche. A mio parere ci sono molti elementi che fanno credere che il castello, oggi di proprietà della famiglia Romanin-Caliandro, è stato solo ampliato per ordine di Federico II° e non costruito di sana pianta fra il 1227 ed il 1233.
Fra l’altro in molti scritti si legge che “secondo tradizione il castello è stato costruito da Federico II°… o addirittura da suo figlio Manfredi”.
Tradizione … questo termine mi ricorda alcuni scritti presenti anche su internet circa il Torneo dei Rioni: “…. secondo la tradizione ha origine nel 1225 con Federico II di Svevia, il quale decise di insediarsi nel territorio di Oria in attesa della promessa sposa Isabella (detta anche Jolanda) di Brienne. ” Tutti noi oritani sappiamo che ciò non è vero in quanto prima del 1967 (ovvero prima della geniale idea avuta da Gino Capone, supportata da dirigenti della Pro Loco di allora, di inventare i giochi de lo torneamento) nessuno ha mai parlato o scritto del Torneo di Oria e del relativo Bando di Federico II°.
Quindi… per analogia è probabile che nel corso dei secoli si è tramandato qualcosa di sbagliato circa le vere origini del castello di Oria.
A conforto della mia ipotesi riporto stralci di documenti di tre esperti:
1) – Gennaro Basile di Castiglione (1865-1920), ingegnere e scrittore di cose d’arte, nel suo libro CASTELLI PUGLIESI così scrive:
« Il castello, strumento potentissimo dell’Autorità Regia, residenza signorile e spesso sontuosa di chi — Governatore o Preside, Castellano o Feudatario quell’autorità rappresentava — vide sempre entro l’ambito delle sue mura le sorti supreme della città e della terra » .
Con intendimenti non certo diversi Federico II di Svezia giudicò opportuno che si fortificassero le città di Puglia, dove costruì i castelli di Bari, di Trani e di Brindisi, e aumentò le opere difensive di Oria, perchè — come dice Cantù — « trovando continuamente rivoltose le città soggette, egli volle frenarle con lo spediente dei tiranni: le fortezze ».
2)- Il contemporaneo Benedetto Vetere, Professore Ordinario di Storia Medievale presso la Facoltà dei Beni Culturali dell’Università del Salento, a proposito di Giovanni di Brienne, re di Gerusalemme, suocero di Federico II°, per l’Enciclopedia TRECCANI ha scritto : “Era evidente che con il matrimonio di Jolanda con Federico di Svevia il controllo della situazione passava all’imperatore di Germania, re di Sicilia nello stesso tempo. La cerimonia di nozze fu, ad ogni modo, celebrata nella cattedrale di Brindisi agli inizi di novembre del 1225 con il fasto che si addiceva a una coppia imperiale. Con uguale magnificenza la regina e il suo seguito erano stati accolti all’arrivo in città, dove ad attenderli vi erano il futuro sposo e il padre che, intanto, avevano soggiornato nel castello di Oria.”
3)- Antonio Diviccaro, esperto in storia dei castelli federiciani, su una pagina web così scrive:
[Lo svevo vi fece costruire con certezza la più imponente torre dell’edificio al vertice sud-ovest, che ne costituisce anche la parte più antica attualmente visibile. Il torrione quadrangolare ricalca la tradizionale pianta e possenza dei donjon normanni, nuclei centrali di molti castelli di Puglia e del Mezzogiorno.]
tolto questo castello, ne esistono altri nel salento che possono risultare solo “normanni” senza modifiche “sveve”?