di Cosimo Napoli
I lavori di sistemazione dell’area circostante il castello baronale di Neviano, eseguiti nel 2009, hanno dato risultati sorprendenti: dai saggi archeologici effettuati, con l’assistenza della Soprintendenza Archeologica di Taranto e la sorveglianza continua dell’Archeologa Dott.sa Barbara Vetrugno, sono venuti alla luce dei reperti di importanza straordinaria.
Sono state trovate le fondamenta di locali precedenti a quelli edificati nel 1700 e poi demoliti nel 1970. Si tratta di locali medioevali del XIII secolo. Scavando il battuto medioevale è stata ritrovata una moneta del V secolo dopo Cristo. Durante il proseguo degli scavi in quella zona ci si è imbattuti in un altro reperto importante: un dado da gioco in osso. Molto antico (foto).
Ma la scoperta più incredibile è stata un coltello del neolitico: una lama in selce della lunghezza di ben 9 centimetri.
E’ un ritrovamento molto raro per il Salento. La selce infatti non si trova nella nostra penisola ed è praticamente impossibile che sia giunta nell’area del castello per puro caso. Tale minerale in quell’epoca aveva un valore enorme, serviva per armi e utensili necessari alla sopravvivenza.
Dal ritrovamento di diversi frammenti di ceramica di impasto, della stessa epoca del coltello, si presume che nell’area del castello di Neviano vi sia stato un insediamento neolitico.
Entrambi i reperti, più tre monete che sono al vaglio degli studiosi, sono stati presi in consegna dal Centro Operativo di Lecce dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia.
L’Amministrazione Comunale nel 2009 ha fatto il suo dovere, oggi, deve procedere ad incrementare la cultura e la storia del nostro comune. Occorre reperire i fondi necessari all’acquisizione del castello e al recupero dello stesso.
A livello storico-archeologico è importante che per ogni lavoro, specialmente pubblico, da effettuare nella zona del centro storico siano previsti dei saggi archeologici.
E’ auspicabile, pertanto, non cambiare rotta. Neviano ha diritto ad avere il suo castello, valorizzato, funzionale alle esigenze culturali dei cittadini.
Anche l’associazione “Ecomuseo del Paesaggio delle Serre di Neviano” chiede il recupero del monumento più importante del paese, da tutti riconosciuto come un vero e proprio baluardo difensivo, proteso verso la pianura salentina.
Le foto sono di Cosimo Napoli.
sono molto belli i reperti archeologi del mio paese, neviano
questo pomerigio devo intervistare delle persone di neviano per il prossimo libro delle serre salentine (il 3°)
Per Alessandro,
hai scritto dei libri sulle serre salentine? In qualità di coordinatore dell’associazione Ecomuseo del paesaggio delle Serre di Neviano, vorrei saperne di più… per contattarmi l’email è: cosimonapoli@libero.it
Grazie!
Purtroppo l’attuale amministrazione comunale, nel procedere alla riqualificazione del centro storico di Neviano per una spesa totale di 800.000,00 euro, non ha voluto effettuare alcun saggio archeologico. Pertanto, a Neviano, non rimane che sperare nella sensibilità delle amministrazioni future!
Cosimo, la speranza non dovrebbe dipendere dagli interessi di Amministratori che dal loro mandato si aspettano solo un ritorno personale, mai per il bene della comunitò, se poi l’argomento è “culturale”, vale come assoluta verità una affermazione,credo di un Ministro della Repubblica, Tremonti, con la Cultura non si mangia, appunto, non si Mangia e quindi viene lasciata in coda, dopo ogni altra cosa, preferiscono mangiare.
Hai perfettamente ragione… purtroppo!
Scusate ma quando l’articolista afferma ” E’ un ritrovamento molto raro per il Salento. La selce infatti non si trova nella nostra penisola ed è praticamente impossibile che sia giunta nell’area del castello per puro caso.” forse non ricorda che in Gargano (Puglia) quindi nella sua regione, vi sono montagne di selce raccoglibile. io stesso ne ho raccolta lungo la strada.
Per penisola intendo quella salentina.