Abstract
Il saggio tratta della colonna di Sant’Oronzo sita nell’omonima piazza a Lecce, opera realizzata tra il 1666 e il 1683 da Giuseppe Zimbalo, su commissione del vescovo Luigi Pappacoda (1595-1670), riadoperando una delle due colonne romane che indicavano il termine della via Appia a Brindisi, crollata nel 1528 e “forzatamente” donata per devozione al protomartire leccese.
Oltre a esporre le vicende storiche e costruttive (la diatriba tra il vescovo di Lecce e i sindaci di Brindisi riguardo alla consegna del manufatto e la realizzazione dell’opera, dettagliatamente descritta in un atto notarile), l’autore si sofferma sul valore simbolico della colonna e del gesto compiuto da Pappacoda, atto ad affermare il potere vescovile nel territorio. Oltre ad avere una valenza monumentale ed essere testimonianza storica, la colonna ha la funzione di impedire la perdita dell’eredità memoriale della prima comunità cristiana a Lecce, diventando un documentum e, come tale, ha il compito di testimoniare ciò che è stato (il santo protomartire salentino e protovescovo fondatore della Chiesa di Lecce), di comunicare ciò che è (è il protettore dell’intera comunità leccese e per estensione anche di Terra d’Otranto), di trasmettere ciò che deve rimanere fermo nelle coscienze (l’Ecclesia militans è l’aspetto visibile della Ecclesia triumphans).
ENGLISH
This essay is about Sant’Oronzo column situated in his homonymous square in Lecce, a work realized between 1666 and 1683 by Giuseppe Zimbalo commissioned by Bishop Luigi Pappacoda (1595-1670), using one of the two Roman columns collapsed in 1528 which indicated the end of Via Appia in Brindisi and then “forcefully” donated for devotion to the first martyr from Lecce. Besides displaying historical and building events (the controversy between Bishop of Lecce and the mayors of Brindisi, concerning its delivery and realization accurately described in a notarial act), the writer focuses the symbolic value of the column and Pappacoda act, suited to assert episcopal power on the territory. Besides having monumental value, and being an historical evidence, column acts to prevent loss of memorial inheritance of first Christian community in Lecce, becoming a documentum and, as such, it has the task to witness what it was (the holy Salento first martyr and first bishop founder of Church of Lecce), to communicate what it is (protector of whole community of Lecce and, by extension, of Terra d’Otranto too), to convey what it has to remain still in consciousness (Ecclesia militans is the visible appearance of Ecclesia triumphans).